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Meglio bamboccioni che rimbambiti

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Sono abbandonati al loro destino, non trovano lavoro per l’incompetenza di manager e politici italiani che stanno facendo perdere milioni di posti di lavoro, restano controvoglia nelle case delle famiglie originarie per mancanza di mezzi economici propri, e come se non bastasse vengono pure etichettati “bamboccioni” da qualcuno che si ritiene una sorta di padre eterno che può pontificare a piacimento.

Bamboccione è un ignobile termine coniato da un vecchio rimba che ha avuto tempo fa l’onore di assurgere al ruolo di ministro grazie alla sonnecchiante arguzia del buon Prodi.
Probabilmente, essendo un “eco-nomista”, questo tizio ha ritenuto a suo tempo di essere stato investito anche dell’incarico di dare una nomenclatura ufficiale a tutti coloro che riteneva opportuno catalogare in qualche modo.

 

 Così un giorno, o per la febbre alta o per una improvvisa tempesta magnetica alle sinapsi, questo tale sentenziò che tutti coloro che superando i 25 anni di età non riescono ad avere una vita indipendente, nonostante le decine di concorsi vinti e poi in seguito bloccati, nonostante la laurea acquisita ma vanificata dall’inettitudine delle università di trovare accessi al mondo del lavoro per i propri dottori, nonostante la disponibilità ad accettare compiti anche modesti, poi persi in corso d’opera per i vari fallimenti dei datori di lavoro, devono essere chiamati inesorabilmente bamboccioni; un’offesa aggiuntiva alle altre offese ricevute da una società di merda. Come dire cornuti e bastonati.

Col cambio di ministro si sperava che il vergognoso termine sparisse finalmente nel fondo del dimenticatoio nazionale. Invece un nuovo ministro ha rimescolato la minestra, esumando nuovamente col mestolo della sua dialettica il maledetto ed odiato vocabolo.
Anche lui è eco-nomista … probabilmente la deformazione professionale che porta a coniare neologismi e definizioni anche quando sarebbe meglio pensare ad altro.

La cosa peggiore però è che il più piccolo (nel senso di più giovane) politico è economista del lavoro…dovrebbe dunque conoscere le difficoltà nelle quali nuotano i ragazzi di oggi, perché ci si mette anche lui ad offenderli senza ritegno, accludendo nell’ingiuria, perché di tale si tratta, anche i genitori colpevoli di non farli dormire sotto i ponti o di non farli suicidare per la depressione?

Egregio Signor Brunetta, tantissimi italiani, me compreso, hanno ritenuto la sua politica innovativa e moderna, non cada nell’errore di impuntarsi in una sciocchezza che è balordo retaggio di gestioni precedenti…lasci ai rincoglioniti estremi la licenza di straparlare…tanto non li ascolta nessuno! Lei invece ha un carisma diverso, non si accanisca, è controproducente; gli animali feriti se importunati potrebbero mordere.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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