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Il cannibale colpisce ancora

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Nell’articolo del 14/2/2010 di questo blog abbiamo parlato del cannibale che scorazza liberamente per Palermo alla ricerca di cibo fresco.
Si è detto che “TARSU”, il mostro antropofago che si muove per le strade del Capoluogo siciliano, “predilige gli ampi spazi nei quali riesce a scorgere le migliori vittime, ma non disdegna certo di insinuarsi anche nei più piccoli anfratti, succhiando anche lì a più non posso la linfa vitale che gli occorre”, ma bisogna stare attenti: il cannibale utilizza mille diabolici sotterfugi per tendere tranelli ai contribuenti palermitani che risultano i suoi martiri designati.

Dopo le reiterazioni dell’aumento del 75% anche per gli anni 2007, 2008 e 2009, alla faccia del recente diniego del TAR per l’anno 2006 ed ai conseguenti rimborsi a tappeto a tutta la cittadinanza, TARSU ci prova ancora!
Con un colpo di genio (quello famoso della “lampada di Aladino”, che evidentemente collabora dall’esterno con il Comune di Palermo) TARSU ha inserito una piccola mefistofelica richiesta nelle buste degli avvisi di pagamento di “mezza stagione”, inviati dall’esattore come ogni anno a tutti i cittadini.
Già l’invio stesso di una bolletta “propedeutica” a luglio, con la notifica ufficiale prevista invece solo nella seconda spedizione nel mese di dicembre, appare alquanto ambigua. La società esattrice si giustifica dicendo che questo invio preventivo costituisce (Udite!! Udite!!) “proposta per un eventuale anticipo contributivo volontario da parte della popolazione”…. Come dire: qua c’è la corda, perché non ti impicchi subito invece di aspettare che te lo dico io?
Se è vero che molta gente non paga, è pur vero che in seguito alla confusione ingenerata molti contribuenti anziani o distratti pagano due volte, ed i rimborsi sono difficili da ottenere e comunque sempre dopo anni di attesa.
 
 
Ma quest’anno nella busta c’è un secondo agguato del cannibale.
Si tratta di una lettera del Comune di Palermo, stampata con caratteri molto piccoli, con la quale viene richiesta praticamente a tutti i contribuenti la comunicazione dei dati catastali per ciascuna utenza tassata. La richiesta viene effettuata, almeno come indica la nota, ai sensi dell’Art.73 del D.L. 507/1993, ed in caso di mancato adempimento entro il 31/12/2010 viene già minacciata l’applicazione di una sanzione (Udite!! Udite!!) da euro 51,00 ad euro 258,00, il tutto sempre impresso con caratteri microscopici. (sottotitolati per non vedenti…ed in stereofonia per non udenti).
In grassetto invece, per eventuali informazioni, vengono indicati tre numeri telefonici che ovviamente risultano però sempre occupati a qualsiasi ora del giorno.
Mi piace ricordare a chi sta leggendo che nel citato Art.73 del DL. 507/1993 viene effettivamente autorizzato ogni competente ufficio comunale a richiedere ai contribuenti dati e notizie relative all’immobile, ma viene anche specificato che lo stesso ufficio può utilizzare dati acquisiti ai fini di altro tributo o richiedere direttamente ad Uffici o Enti pubblici, in esenzione da spese e diritti, gli stessi dati relativi ai singoli contribuenti. Inoltre, in seguito ad una determinazione dell’Agenzia del Territorio del 9/8/2005 (emanata in attuazione dell’art.1 comma 340 della Legge 30/12/2004 n.311, e peraltro ribadita proprio nell’ultima manovra finanziaria di Tremonti dello scorso mese di luglio) sono state disciplinate le modalità di interscambio e incrocio dei dati, fra i Comuni e gli Archivi Catastali, relativi alle superfici, alle ubicazioni ed agli identificativi catastali, nonché agli intestatari di ciascuna unità immobiliare urbana.
 
 
I dati indicati nel modulo da compilare sono peraltro già acquisiti agli atti del Comune, in quanto risultano proprio i parametri essenziali sui quali sono basati i conteggi e le immissioni a ruolo relativi agli avvisi di pagamento regolarmente inoltrati dalla società esattoriale.
Perché, quindi, chiederli a tutta la cittadinanza con la diffida di sanzioni pecuniarie, ed in allegato ad una bolletta di pagamento “estiva” che al 90% viene normalmente cestinata (sempre che giunga a destinazione, trattandosi di posta ordinaria) ??
 
 
Sorge il fondato dubbio che questa comunicazione per lillipuziani, diversamente da quello che appare, sia invece l’ennesima trappola tesa dal terribile cannibale TARSU ai contribuenti palermitani, per appagare la sua estrema sete di “sangue” con l’acquisizione di un gran numero di posizioni inadempienti, da sanzionare a fine anno. (tanto c’è la tredicesima).
 
 
Il mio pensiero va alle persone sole, già sottoposte a truffe di ogni tipo da parte di malfattori senza scrupoli, ai contribuenti anziani o alle coppie di anziani che possibilmente hanno grandi difficoltà a recuperare i dati catastali del loro immobile, ai malati che hanno di certo ben altro a cui pensare, agli endemici distratti, che pur avendo l’iniziale intenzione di collaborare poi dimenticano tutto, magari per l’arrivo di qualche evento più importante della ricerca di un vecchio certificato catastale, a coloro che non hanno mai ricevuto quella lettera perché il postino non l’ha mai consegnata, a coloro che soffrono di miopia e senza il microscopio elettronico hanno preso quell’avviso per un codice a barre in orizzontale…insomma il mio pensiero va a tutti coloro che a fine anno verranno addentati due volte dal cannibale TARSU:
– una volta per la notifica ufficiale di quell’obolo non pagato “spontaneamente” a luglio;
– ed un’altra volta per non aver comunicato al Comune i dati catastali, che sono già in possesso del Comune, ma che il Comune vuole vengano ricomunicati…per non dimenticare!!
 
 
Attenzione gente di Palermo…attenzione ai morsi del cannibale!

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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