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Hannibal Lecter ridicolizzato dal Cannibale di Palermo

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Bisogna fermarlo!! Che le Istituzioni intervengano!! E’ uno scempio!!
Chi legge queste scarne righe di pubblica disperazione divulghi in qualche modo il messaggio.
Non se ne può più!!

A Palermo, il Cannibale “Tarsu” continua il suo scempio (vedere articoli del 14/2/2010 e del 3/8/2010 di questo blog) senza che nessuno intervenga; gli stessi palermitani sembrano rassegnati, nonostante l’esistenza e la fervida attività di diversi Comitati cittadini e di un folto staff di avvocati che tentano di combatterlo in tutti i modi.

Il mostro cannibale, che una volta era una sacrosanta tassa sul ritiro dei rifiuti solidi urbani, continua a crescere e divorare a dismisura.
Il celebre Hannibal the Cannibal del “Silenzio degli Innocenti” al suo confronto è diventato un bimbetto con il pannolino che lecca un gelato.
Ma la cosa più grave è il grande coraggio che manifesta; non ha più alcuna remora, non ha morale, agisce con spavalda scorrettezza ai danni di una intera cittadinanza, nonostante le proteste, gli appelli e le urla di dissenso.
Nella foto in alto, oltre alla aleggiante e oscura presenza di entrambe i cannibali si vede la reale immondizia accumulata in una intera settimana di mancata raccolta da parte della inefficiente società municipalizzata AMIA, competente per incarico ma incompetente per capacità.
La foto è stata scattata la domenica mattina del 7 novembre 2010, in una strada del Quartiere “Strasburgo”, fra i più signorili e valutati della città, dopo un inspiegabile fermo di servizio di una intera settimana, in assenza di scioperi degli operatori ecologici o di blocchi aziendali…quindi in normale regime di lavoro “a singhiozzo”.
 
Ma, come ho detto in precedenza, la cosa più grave è la “faccia tosta” di Tarsu, l’incredibile arrogante sfrontatezza che manifesta nel tartassare senza ritegno sempre gli stessi contribuenti, in un sistema di disservizi continui che stanno facendo sprofondare la città nella sporcizia.
Pensate che esiste nel Comune di Palermo una sorta di “Task force” (orrendo termine nato dalla marina militare americana, ma di cui abusano i media ad ogni creazione di pubblici gruppi di lavoro anche per le più incredibili menate) che ha lo specifico incarico di rastrellare denaro ai cittadini sotto la bandiera di questa tassa sul ritiro dei rifiuti.
In teoria dovrebbero cercare i veri evasori della tassa, ma in realtà, incrociando dati catastali, pubbliche anagrafiche, rilievi fotogrammetrici e osservazioni satellitari riescono solo a rintracciare sempre gli stessi disgraziati contribuenti, che vengono così spolpati vivi dal Cannibale con le più varie motivazioni. Si va, per esempio, dall’attribuzione retroattiva di 5 anni (il massimo che possano fare per la legge sulla prescrizione…se no risalirebbero tranquillamente all’Era Mesozoica) di una mancata dichiarazione per due metri quadrati di area parcheggio-bicicletta, alla sanzione per non aver ottemperato al pagamento della tassa per una vecchia casa del centro storico di meno di 30 mq, appartenuta alla defunta zia del contribuente-erede, che poi si scopre essere crollata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
 
Insomma, Tarsu mangia a quattro ganasce sempre sulla pelle dei cittadini onesti e paganti, e nessuno riesce ancora a fargli capire che anche le Istituzioni hanno dei doveri, insieme ai “diritti” di fornirsi di liquidità di cassa dalle tasche della gente.
Prima di cercare fantomatici evasori, intercettando peraltro solo i “soliti noti” paganti, il Comune ha il DOVERE di assicurare un servizio efficiente. E’ facile ed incivile brandire l’arma della legalità in modalità unilaterale.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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