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Il potere nuoce gravemente alla salute

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Lo stupido “Postulato di Andreotti” che recita: <<il potere logora chi non ce l’ha>> ha avuto di recente la sua ennesima dimostrazione di totale inesattezza e di massima ottusità.
In realtà il potere prima o poi, se non metabolizzato correttamente e con onestà, finisce col nuocere gravemente alla salute di “chi ce l’ha”.
Basti vedere l’accanimento con il quale Mubarak sta attaccato alla sua postazione, quale nuova Sfinge egizia del terzo millennio. Il rischio di perdere questa sorta di droga psichica fa subentrare nel “malato” la paura di dover subire nel futuro vere e proprie “crisi di astinenza” da potere, peraltro confessate dallo stesso Andreotti negli anni successivi alla perdita del ruolo di “stella di prima grandezza” della politica italiana.
In passato, “malati terminali” di questa gravissima sindrome alterativa della personalità, non hanno neanche compreso i pericoli connessi a questa loro ostinazione nel mantenere fino all’ultimo la leadership politica, giungendo a cadere vittime di rivolte popolari o di stravolgimenti sociali comunque annunciati. Una fuga o una razionale rinuncia al potere, con passaggio di testimone ad eredi politici accettati dal popolo e dal resto del mondo, avrebbe permesso loro di salvare la pellaccia.. ed invece!….qualche esempio?: Mussolini, Hitler, Ceausescu, Saddam Hussein..per parlare solo degli ultimi in ordine di tempo.
Qualche storico di parte ha decodificato questa cocciutaggine estrema come una sorta di “coraggio” da leader politico, paragonandola alla volontà del “capitano” di abbandonare la nave per ultimo e solo quando questa sta ormai affondando. Ma è un grave errore di interpretazione; in questi casi “la barca” non affonda, non può affondare…lo Stato resiste comunque a qualsiasi crisi del singolo, la gente vuole solo cambiare i propri rappresentanti, quindi non è un atto di coraggio restare in groppa alla tigre infuriata, al contrario… è codardia, paura di dover mollare il malloppo e perdere il piedistallo sul quale si erano accumulate per anni forze e autorità delle quali il “povero” leader non può più fare a meno.
Parliamoci chiaro: il popolo elegge, è vero, ma prima o poi ha tutto il diritto di cambiare idea…meglio accontentarlo senza prendere (o perdere) tempo.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

2 commenti su “Il potere nuoce gravemente alla salute

    Angelo

    (20/07/2011 - 14:57)

    Quello che hai scritto è di triste attualità…ma non solo in Egitto! E mi sembra che alla fine del tuo articolo tu faccia un riferimento anche alla politica di casa nostra…….non è vero?

    Sergio Figuccia

    (20/07/2011 - 15:03)

    I riferimenti non sono mai casuali.
    Ma la cosa più impressionante di tutto quello che sta accadendo in Egitto è che la vignetta in alto che accompagna questo articolo è stata disegnata da me nel lontano 1985 (si può vedere chiaramente dalla firma)…eppure sembra attualissima, nonostante siano passati ben 26 anni.
    Il potere logora di certo chi lo possiede…ma storicamente la resistenza nel detenerlo non tende a diminuire. Oggi, più che mai, stare in groppa alla “poltrona” è diventato una sorta di rodeo; nonostante gli strappi, i sussulti e gli scossoni i “cowboy” del potere restano in sella con cocciutaggine sempre più crescente…ma devono stare attenti alle cornate!!!

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