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Il Governo ricomincia a giocare a bowling

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Dopo che i birilli hanno cantato vittoria per il quorum raggiunto nel referendum e l’abrogazione di quattro non graditi paletti, ecco che il gioco ricomincia.

La manovra economica di 30/40/50 miliardi (ancora non si riesce a comprendere l’ordine di grandezza della enorme palla che sta per partire sulla corsia di gioco) ripropone il lancio delle bocce contro i poveri birilli che compongono la grande massa del popolo italiano.

Non si capisce perché a fare da bersaglio debbano essere per forza i soliti tartassati e spremuti contribuenti, costretti a fare sacrifici senza fine che poi, ovviamente, non bastano mai, perché la vera ricchezza da colpire è quella nascosta, quella che fugge all’estero e che volutamente non viene mai colpita….sono i birilli dell’altra corsia, quella sulla quale non si gioca.
Così quegli altri birilli stanno lì, belli dritti e impettiti, senza che alcun organo statale riesca a centrarli una volta per tutte.
 
Quindi… si ricomincia!
Primo tiro… ovviamente le pensioni: toccate, ritoccate, ristrutturate, modificate, riorganizzate praticamente ogni anno e soprattutto in corso d’opera per chi continua a lavorare da oltre 35 anni.
E’ il primo pozzo a cui pensa il Governo quando c’è da calare il secchio per raccogliere denaro.
I pensionandi si stanno cronicizzando tali; per passare dal gerundio “pensionando” al participio passato “pensionato” ormai il verbo sembra declinarsi solo all’infinito….proprio il tempo che ormai occorre per poter raggiungere questo traguardo che si sta trasformando in utopia, per i lavoratori fra i 50 e i 60 anni, e in certezza di irrealizzabilità per i giovani che si sono presentati nel mondo del lavoro da pochi anni.
Ma la cosa più caratteristica di questo gioco a senso unico, nel quale le regole vengono cambiate di continuo con possibile classificazione di retroattività (che pertanto sembrerebbe delineare anche aspetti di illegalità), è un’assurda contraddizione che assume i connotati di atto offensivo, se non oltraggioso, per quei birilli che stanno sotto tiro da quasi 40 anni….ma ne parleremo nel prossimo articolo.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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