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Finalmente qualcuno si è accorto dello Stato-sciacallo

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Mi sono sentito una voce nel deserto scrivendo l’articolo “Quando lo Stato diventa sciacallo” nel dicembre del 2010, ma finalmente l’altra sera in TV Enrico Brignano è tornato ad accusare lo Stato italiano di speculare su una diffusa malattia che sta portando alla rovina tanti ignari cittadini.

 Non poteva andare diversamente: solo “Le iene” potevano parlare male dello sciacallo.

Ma è un attacco sacrosanto ed è giusto che una volta per tutte ci si renda conto che occorrono leggi specifiche per impedire allo Stato di fare cassa sulla pelle degli italiani, specialmente quando questi ultimi sono malati e pertanto deboli ed incapaci di reagire.

 Anche queste leggi poi andrebbero inserite nel decreto “Salva Italia“, insieme alle delibere che assaltano i portafogli degli italiani facendo volare la recessione; queste nuove leggi avrebbero almeno i requisiti morali e di equità (quella che Monti attribuisce generosamente e irrazionalmente alle sue ultime “trovate”) e farebbero figurare l’Italia fra i paesi più civili… l’arraffa arraffa ci rende più simili ad uno statucolo da terzo mondo o ad una nazione sotto regime dittatoriale.

Dai microfoni de “Le Iene” quindi è stato portato alla ribalta il problema della “ludopatia”; in Italia, in questo momento, i dipendenti da gioco di azzardo sono oltre un milione (20.000 sono presenti nella sola Toscana).

Questi cittadini sono soggetti a comportamenti compulsivi che conducono spesso a rischiare interi patrimoni ed i beni di famiglia, e talvolta anche il suicidio, pur di giocare ai vari “Gratta e Vinci”, “Lotto”, “Enalotto”, “SuperEnalotto” ecc. ecc.

E lo Stato che fa?  Si limita a trattare il gioco d’azzardo come le sigarette; quindi, come fa stampare “Il fumo nuoce gravemente alla salute” sui pacchetti delle “bionde”, che commercia regolarmente pur sapendo che si tratta di veleno per i polmoni, così fa scrivere sulle pubblicità dei giochi (perchè fa anche questo, pubblicizza i suoi giochi d’azzardo sulle reti pubbliche per le quali paghiamo anche un canone) “giocate senza esagerare”… come se l’affetto da assuefazione al gioco d’azzardo possa ancora essere in possesso della capacità di controllarsi.

Ma sappiamo tutti che non è così, il ludopatico è una sorta di tossicodipendente che non può fare a meno della sua dose quotidiana, il gioco appunto.  Va curato e non esposto a tentazioni sempre più aggressive e colorite.

Lo Stato dovrebbe proteggere i propri cittadini più fragili e invece continua a varare sempre nuove lotterie, sempre nuove iniziative, “strafregandosene” dei malati da gioco che vanno in malora o che si rovinano una vita per stare dietro a quegli schifosi pezzi di carta fatti apposta per prenderci in giro.

E così … vai con le nuove lotterie istantanee, con tutti i tipi di gratta-gratta possibili ed immaginabili, e mentre i giocatori si grattano e si riducono in miseria a caccia di quell’unica probabilità su un miliardo di possibilità, lo sciacallo ride (evidentemente al contrario delle iene che invece urlano) e intasca soldi a palate.

Questo tipo di gioco fa male comunque, troppo poche le probabilità di vittoria per gli appassionati contro le enormi certezze di guadagno da parte di chi lo propone. 

Ecco perchè molte sale “Bingo” hanno interessato la delinquenza organizzata, ed ecco perché girano milioni di biglietti di lotteria fasulli o di grattaevinci falsi …. lo Stato dovrebbe stare fuori da tanta immoralità, ed invece ci sguazza impunemente.

L’uomo è un essere intelligente, nella scala evolutiva molto distante dallo sciacallo; e da esseri evoluti non dobbiamo permettere ulteriori sciacallaggi ai nostri portafogli, oltre a quelli che stiamo subendo da qualche mese dal potere costituito (vedi Governo Monti) …..quindi: NON GIOCHIAMO PIU’

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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