L’allarme è partito dagli organi di stampa dove spesso i nuclei dei Vigili Urbani di molti Comuni italiani usano “postare” le loro imprese con brevi articoli “auto-celebranti”.
A Palermo, per esempio, qualche giorno fa si è letto su un quotidiano locale che gli iperzelanti vigili comunali si sono scatenati nella ennesima campagna “anti-trasgressori del traffico”, elevando oltre mille multe agli incivili violatori delle normative stradali.
Ogni tanto, infatti, qualche Comune italico, sempre a caccia di denaro fresco che possa rimpinguare le asfittiche casse pubbliche, vara determinate operazioni volte a derimere le cattive abitudini e le infrazioni stradali dei cittadini meno educati, almeno secondo quello che dicono i responsabili dei Comuni ed i loro impiegati, etichettati oggi come “Polizia Urbana”, forse perché questo termine è più “figo” dell’obsoleto termine di Vigile.
Non nascondiamoci dietro il cartello di “divieto di sosta” (che è troppo sottile per nascondere noi ma non un Vigile in agguato), in realtà servono soldi alle amministrazioni comunali: per pagare gli stipendi e gli straordinari agli stessi Vigili, per coprire le spese ordinarie e “straordinarie” del Comune, per recuperare i mancati incassi dell’ICI prima, e della “drammatica” rateizzazione dell’IMU dopo …. Insomma mancano i soldi e da qualche parte si devono pur trovare.
E così partono queste “splendide” iniziative che vedono sciami di Vigili e Vigilesse piazzati fra i cespugli, dentro i tombini, accovacciati dentro i bus, a zonzo “in borghese” con macchine civetta, sempre e comunque “armati” di telecamere, macchine fotografiche, autovelox e qualsiasi altra diavoleria tecnologica possa essere utile nell’immortale i “degenerati” trasgressori impegnati nel reato quotidiano di posteggiare in doppia fila o con una ruota sul marciapiede, di stare in coda nel traffico senza le cinture di sicurezza, di prelevare l’auto dalla zona “blu” un minuto e trenta secondi dopo la scadenza del ticket ecc. ecc.
Loro, i Vigili, giurano e spergiurano che “lo fanno per noi”, non per fare “cassa”, non per rastrellare denaro alla cittadinanza che magari va a lavorare; è solo una campagna preventiva per debellare i cattivi comportamenti metropolitani che possono danneggiare gli altri cittadini onesti, o quelli paralizzati a casa che non si muovono mai, o quelli che camminano a piedi.
Insomma è un’attività filantropica … in favore “nostro” (!!!)
E i soldi ricavati da quest’attività da “agenti segreti” (la cui legalità peraltro è tutta da dimostrare) a chi vanno? Nulla da dire se finissero in beneficenza … ma tutti sappiamo che non è così.
Quindi: CITTADINI!! Rispettate le regole stradali! Se non altro fatelo per le vostre tasche e per non dare la soddisfazione di un alibi a chi vi vuole “asportare” denaro sotto la bandiera della legge.