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La UE contro Monti, incapace di far crescere l’Italia

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La UE, dopo aver fatto complimenti sperticati a Monti nella prima fase del suo mandato (ricordo al riguardo la celebre frase della Merkel: “Monti ha attuato misure impressionanti”), ora si accorge che la recessione in Italia sta volando ad alta quota e che la crescita non può essere sostenuta dalle misure adottate dal nostro “tecnico-premier”.

Ovviamente occorre una Laurea ad Oxford ed una alla Bocconi per poter comprendere i meccanismi finanziari da attivare per raccogliere soldi in Italia, e ce ne vogliono altre tre conseguite ad Harvard, alla Berkeley ed a Stanford, per comprendere che favorire i licenziamenti, vendere i mercati ai cinesi, imporre nuove tasse sempre più maligne e far lavorare la gente fino allo stremo delle forze, sono tutti provvedimenti che vanno in senso opposto alla direzione della crescita del paese.

Oggi la UE, dopo i primi giri di giostra del Governo Monti, peraltro avviati proprio con la “spinta” della stessa Unione Europea e gli “stimoli” propulsivi della BCE, bacchetta Monti per alcune riforme ventilate ma non ancora effettuate.

In particolare viene rimproverato a Monti di non aver ancora accorpato le Province.

Il signor Monti, che parla tanto di “equità” e “rigore” senza comprendere il giusto significato di queste parole, continua a “mazziare” i piccoli per non colpire i grandi, convinto che prima o poi riuscirà a risolvere il “caso Italia” (che in realtà è ilcaso Europa”) senza inimicarsi i politici ed i potenti.

Caro (nel senso di costoso) Monti, la crescita si ottiene migliorando il mercato interno, anzi riconquistandolo, visto che ormai è in mano ai cinesi, facilitando gli investimenti, le esportazioni, l’innovazione, garantendo i consumatori, a questo punto vittime designate delle truffe pubbliche e private, scatenate dalla eccessiva concorrenza interna ed esterna e alla ingordigia statale di denaro fresco.

Cantare vittoria per 4 miliardi recuperati dalle evasioni fiscali non serve a nulla, considerando che spesso i soldi segnalati dagli ispettori sono “virtuali, trattandosi solo del frutto di elaborati calcoli, puramente teorici, basati su sanzioni e relativi interessi di mora applicati a cifre ben più modeste dei totali sbandierati e che, non essendo in effettivo possesso dei fedifraghi contribuenti, risultano pertanto difficilmente esigibili da parte dello Stato.

Altrettanto “virtuali” sono i denari che derivano da patrimoni immobiliari riconducibili alle abitazioni (1^ o 2^ casa). Sono soldi che vengono calcolati sulla base di rendite catastali, quindi assolutamente fittizi.  Per pagare le tasse relative i contribuenti devono mettere mano al portafoglio familiare, diminuendo notevolmente le potenzialità di spesa e quindi anche la circolazione del denaro (recessione).

Caro (nel senso di costoso) Monti, non so cosa ti abbiano insegnato alla Bocconi, ma forse dovevi laurearti nelle altre Università citate in precedenza per comprendere le reali necessità di questo benedetto Paese.

Per quanto riguarda “spending  review”, riduzione della spesa pubblica, e riduzione del debito pubblico, anche un modesto contabile intuirebbe facilmente che:

1)      Occorre “subito” eliminare (o ridurre del 50%) le Province (sono costosissime duplicazioni dei Comuni, ed ora che te lo impone l’UE forse te ne convincerai)

2)      Occorre “subito” eliminare gli Enti inutili

3)      Occorre “subito” diminuire i Parlamentari

4)      Occorre “subito” diminuire drasticamente le agevolazioni per i Parlamentari

5)      Occorre “subito” dimuire gli stipendi dei Parlamentari

6)      Occorre sostituire “subito” l’IMU per la prima casa con una effettiva tassa “patrimoniale” che racimoli il denaro liquido proprio dove lo si può trovare, cioè tassando i grandi patrimoni (prima che se li portino in Svizzera).

7)      Occorre “subito” abolire gli inutili Consigli di Circoscrizione

8)      Occorre “subito”, anzi “prima di subito” mettere un tetto massimo alle “pensioni d’oro” e ai cumuli pensionistici; è ignobile, assurdo, anacronistico e scandaloso, per questo momento della Repubblica Italiana, che si paghino pensioni fino anche a 90.000 euro mensili a singoli individui … e che non si mettano in ballo i “diritti acquisiti”, perché il signor Monti dei diritti acquisiti da tutti gli altri pensionati se ne è fatto un “baffo”.

Provvederò quanto prima a trasmettere questi ottosuggerimenti” (peraltro alquanto ovvi) a questo indirizzo internet; http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm ; è la pagina web chiamata “Esprimi la tua opinione”, messa a disposizione dal Governo per i suggerimenti dei cittadini dopo la nomina di Enrico Bondi, ex risanatore di Parmalat, al ruolo di Commissario per la spending review.

Già di per sé la nomina di un ennesimo megaburocrate è altra spesa aggiuntiva, ma se almeno il neo-Commissario prendesse in considerazione questi semplici consigli giustificherebbe almeno le finalità del suo incarico.

In ogni caso chi ha letto questo articolo dovrebbe inviare i propri suggerimenti al Governo…. che poi non si dica che il popolo sia solo capace di lamentarsi!  I nostri politici sarebbero capaci anche di questo. Le accuse di populismo sono solo un miserabile tentativo per sminuire le capacità valutative di un intero popolo.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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