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È partito!

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Eccolo! Ora scende in politica…ma non era un tecnico?  Ora parte col suo partito … ma non aveva dimostrato anche prima di essere “partito”?  Ora annuncia (“Annunciazione…Annunciazione”! Al rullo dei tamburi dell’angelo dell’Apocalisse) il suo partito si chiamerà il “Partito per la Repubblica” … è proprio partito!

Tutti gli Italiani sono “partiti” per la nostra Repubblica, specialmente dopo la commovente ed esaltante spiegazione della Costituzione fatta in TV da Benigni appena due giorni fa.

Tutti noi amiamo l’Italia, ma ce ne corre da questo ad accettare come “leader maximo” (dopo che qualcuno ce l’ha imposto con la forza) proprio colui che ci ha svuotato le tasche, lasciati marcire sul posto di lavoro aumentando la disoccupazione giovanile, fatto chiudere le aziende tartassandole senza alcun criterio (persino quelle colpite dal terremoto in Emilia), abbandonato al loro destino i malati di SLA e di altre gravi patologie, lasciati per quasi un anno centinaia di migliaia di esodati in preda alla disperazione, privata la classe media di qualsiasi possibilità di far circolare il denaro, facendo di fatto precipitare l’Italia nella recessione.

Lui, camminando impettito a “testa alta” ha pestato di tutto nel suo breve (per fortuna) cammino di un anno. Ha sacrificato (vedi articolo precedente) sull’altare dell’Europa Unita e su quello personale della Merkel milioni di Italiani, escludendo artatamente dal martirio i politici (che dovevano sostenerlo con la “fiducia”) e i benestanti, ritenendosi persino il “salvatore della patria”; ha raccolto denaro a piene mani senza alcuna pianificazione di crescita, senza la minima attenzione agli inevitabili risvolti negativi che un assalto fiscale di queste proporzioni avrebbe comportato.

Ha avuto pure il coraggio di dire che “non tutte le azioni del governo hanno permesso già la raccolta di benefici” (a parte la dichiarazione d’amore della Merkel quali sono stati i giovamenti percepiti?) e che la relativa efficacia arriverà col tempo, proprio come le altre tasse che ci piomberanno sul groppone nel 2013 (vedi la Tares che sostituirà la già terribile Tarsu e che si annuncia peggiore della stessa IMU).

Insomma, dopo tutto questo, speravamo quasi tutti in Italia che fosse definitivamente “partito” … e  invece, con la sua solita faccia inespressiva, arida e indifferente, ci ha comunicato di aver fondato definitivamente il suo “partito”. Ha persino stravolto il significato della nostra speranza e proprio alla vigilia della “fine del mondo” … d’altra parte non è sufficientemente catastrofico questo annuncio?

Comunque, questa volta, saranno gli Italiani a scegliere; lo faranno il 24 febbraio 2013 certamente con saggezza e in base alle storiche esperienze del passato.

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

3 commenti su “È partito!

    Rino P.

    (28/12/2012 - 16:53)

    E’ un essere insulso e diabolico

    Santokenonsuda

    (28/12/2012 - 17:18)

    Il problema non è quello che è, ma quello che sembra. Purtroppo dopo tutto il danno che ha fatto e che è sotto gli occhi di tutti continua ad apparire come il “salvatore della Patria”, e ora disgraziatamente ci crede anche lui stesso…lo psicopatologo gli deve aver imposto un training autogeno di prim’ordine.
    Per chiarire un po’ le idee agli elettori italiani puo’ bastare una semplice domanda anche omettendo la relativa risposta:
    Il debito pubblico dell’Italia che è stato l’alibi per l’avvento del governo Monti era di 1.900 miliardi, dopo un anno di massacro fiscale ai danni degli italiani del ceto medio (ricchi esclusi ovviamente) e una serie di iniqui provvedimenti imposti proprio per diminuirlo, con “rigore” come ama dire sempre Monti, il debito nazionale è arrivato a 2.014 miliardi e continua a salire….quindi dove sono andati a finire i soldi raccolti dal “salvatore”?

    Pippo

    (17/01/2013 - 11:05)

    Da tecnico detestava i politici, poi napolitano lo ha fatto senatore a vita (in base a quali meriti poi?) con 16.000 euro mensili, e ora, che ha assaporato i benefici economici che questo stupido paese concede alla casta, dichiara che la politica è roba da elite …quindi alle prossime elezioni non “scenderà” in politica, ma bensì “salirà” in politica.
    A..MBECILLE!!!
    A..BOCCONIANO!!
    A..RINCOGLIONITO!!

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