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Finalmente anche Obama contro le agenzie di rating

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E’ da anni che da questo blog partono segnalazioni relative alle agenzie di rating che hanno inquinato l’economia mondiale con i loro strani vaticini.

Purtroppo in questi ultimi anni gli investitori meno esperti hanno seguito troppo ciecamente le “puntuali” indicazioni fornite dalle tre più note agenzie e hanno preso per “oro colato” tutti i giudizi che questi “nuovi profeti di sventure economiche” hanno sparso ai quattro venti.

Sono state giudicate banche, nazioni, regioni, città, piccole confraternite, minoranze etniche, gruppi finanziari, società, aziende e chi più ne ha più ne metta, e poi chi ha commissionato a Standard & Poor’s, a Moody’s e Fitch Rating tanta efficienza? Quali dati sono stati forniti e da chi per permettere queste “rigorose e accurate” analisi?

Sentenze sempre pronte al momento giusto, preordinate e allestite da un istante all’altro e “sparate” sul mercato in tempi record … porco cane! Ma che rendimento! Che vigore analitico!

Striscia la Protesta da tempo aveva urlato che il “Re è nudo”, ma era difficile far accettare l’idea che tanto “prestigio” potesse mascherare i soliti intrallazzi globali che tanto hanno condizionato l’economia in tutto il pianeta.

Si scopre ora che la triade di agenzie emanava probabilmente le proprie “profezie” solo in funzione di un apprezzamento dei mercati per i titoli azionari dei proprietari delle agenzie stesse, e forse, chissà, di specifiche e ripagate commesse da parte di azionisti interessati (il dubbio sorge spontaneo).  D’altra parte qualche dubbio doveva pur sorgere quando si scoprì che poco prima del fallimento di Lehmans Brothers e del crack Parmalat le due società erano state giudicate molto positivamente (con i soliti giochini delle due o tre A).

Insomma, come diciamo spesso, non bisogna concedere troppo potere a piccoli gruppi o a singoli individui, e di “potere” alle tre agenzie se ne è concesso fin troppo.

Ora Obama, ma in Italia anche il Tribunale di Trani se ne sta occupando da qualche mese, ha finalmente rotto gli indugi e ha intentato una causa da 5 miliardi di dollari contro Standard & Poor’s, ma pare che seguiranno a ruota anche le altre “Cassandre” del XXI secolo.

Vi cito di seguito i nostri vecchi articoli con le relative date di pubblicazione … come potete vedere diffusi “in tempi non sospetti”.

La scienza perfetta delle agenzie di rating  dell’8/8/2011

La BCE e le agenzie di rating, peggio delle piaghe bibliche del 13/8/2011

Le agenzie di rating producono solo turbative di mercato  del 16/7/2012

Moody’s ha declassato lo Zio Tano  dell’11/8/2012

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

1 commento su “Finalmente anche Obama contro le agenzie di rating

    Francesco M Scorsone

    (08/02/2013 - 17:14)

    Era ora. Niente è più falso di queste agenzie che spesso distruggono i mercati.

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