Il colpevole della tragedia della Torre dei Piloti

Chi è il vero colpevole del disastro della Torre dei Piloti nel Porto di Genova?

I media, la stampa tradizionale, l’opinione pubblica, gli inquirenti, le autorità portuali, gli stessi colleghi delle povere vittime, tutti puntano il dito contro la nave “Jolly Nero” e il suo capitano.

Unico attenuante: un possibile guasto alle macchine.

Fino a oggi nessuno ha tuttavia sollevato un dubbio che a noi di “Striscia la Protesta” è sorto invece spontaneo la stessa notte in cui è stata diramata la notizia della tragedia: ma con quale criterio di sicurezza è stato costruito, proprio sul bordo di un molo (vedi foto sopra), quel complesso edilizio che comprendeva due palazzine di tre piani e una torretta di sei?

È inevitabile che nato il sospetto ne derivino, di conseguenza, altri gravosi quesiti:

– Chi ha autorizzato e avallato a suo tempo un progetto tanto “ardito“, per non dire sconsiderato?

– Perché non è stata prevista una protezione sul bordo del molo, magari con i classici blocchi di cemento usati proprio nei porti anche per altri scopi?

– Come mai è crollato tutto, palazzine comprese, al solo contatto con la nave che ha riportato appena un graffio sullo scafo? Il cemento armato dovrebbe essere un tantino più resistente della lamiera di un cargo, per quanto grande esso possa essere (abbiamo ancora negli occhi l’enorme squarcio sul corpo della nave “Costa Concordia” prodotto da uno scoglio all’Isola del Giglio).

– Perché chi indaga non ha ancora fatto un controllo sulla qualità del cemento usato nella costruzione della Torre dei Piloti e delle palazzine, visto che in Italia molto spesso si fa business proprio con questo genere di intrallazzo? (vedi recenti casi a L’Aquila).

Insomma questa tragedia è essenzialmente il drammatico frutto di un incidente, di una serie di concomitanze che solo un destino infame può generare, ma eventuali responsabilità andrebbero ricercate a 360 gradi e non col “paraocchi” del pregiudizio che potrebbe occultare una realtà ben più grave di una manovra sbagliata.