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Italia, paese di briganti, esaltati ed emulatori

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Era il paese dei Santi, dei Poeti e dei Navigatori, ma il terzo millennio vede un’Italia ben diversa.

I cambiamenti sociali, la crisi economica, lo strapotere persuasivo dei media, la corruzione dilagante e l’assurda pervicacia delle istituzioni nel non voler ridimensionare una volta per tutte (sia dal punto di vista dell’autorità che da quello economico) le figure politiche che si aggirano nei palazzi del potere, hanno stravolto l’immagine che la nostra Nazione da al resto del mondo.

Prima, al massimo, quando si voleva parlare male dell’Italia si accennava alle voluttà gastronomiche, quasi fossero i simboli dei nostri peggiori vizzi: si alludeva così agli “spaghetti”, alla “pizza” (poi rimasta nel gergo comune, agganciata alla parola “connection”, per indicare i traffici mafiosi della droga) ai “maccheroni”, al “panettone” ecc. ecc.

Oggi, quando si parla dell’Italia non si può che parlare di strapagati “politici corrotti” (che d’altra parte danno comunque continuità ai precedenti epiteti gastronomici trattandosi pur sempre di “magna-magna”), di “urlanti personaggi televisivi” e di protagonisti della cronaca (per lo più nera) che agiscono scimmiottando le “imprese” altrui.

Vedere dunque l’Italia come un Paese di briganti, esaltati ed emulatori non sembra poi così sbagliato e lontano dal reale e purtroppo, proprio perchè l’amiamo e perchè è la nostra Terra e Patria, la cosa ci fa ancora più male della presenza al nostro fianco della gentaglia indegna che ne ha deturpato l’immagine.

La cosa peggiore però è l’incredibile faccia tosta (per dirla in modo “pulito”) con la quale certi “elementi” tentano pateticamente di difendersi dalle accuse piovutegli di sopra semplicemente “vantandosene”. E’ il caso della manifestazione pro-Berlusconi che Ferrara, Santanchè & C. hanno trasformato in una incredibile farsa portata avanti sciorinando al vento magliette, manifesti e locandine con la dicitura “siamo tutti puttane“. 

Per carità, è anche un loro diritto pensarla in modo diverso dal resto degli italiani, ma per difendere Berlusconi sembrerebbe che si tenti di far “passare” come corretta, legale e magari moderna, la possibilità di prostituirsi per ottenere posti di potere e denaro.

 

Questo che segue potrebbe essere l’inno di questa Italia sfacciata, depravata, oscena, scorretta, aggressiva ecc. ecc. che proprio non piace alla maggioranza della gente civile.

E’ il rifacimento di una vecchia canzone dei primi anni del secolo scorso che Max Paiella ha realizzato per la trasmissione radiofonica di RAI2Il ruggito del coniglio“; ascoltatela, è proprio adattissima all’argomento.

 

 

 

Autore dell'articolo: admin

2 commenti su “Italia, paese di briganti, esaltati ed emulatori

    Francesco M Scorsone

    (01/07/2013 - 09:30)

    Di una pagliacciata di questo tipo non ce n’era proprio bisogno. Quello che mi fa incazzare di più è che questa gente non ha “nerbo”, non riesce a dire una cosa fuori dalle righe, e poi critica Grillo. Il M5S è la fotocopia del PdL, i due movimenti sono intercambiabili, nessuno degli aderenti può permettersi il lusso di “pisciare” fuori dall’orinale… che andassero a fare…a farsi …. visto che sono “tutti puttane”.

    Antonella A.

    (01/07/2013 - 09:35)

    Soltanto questa gente poteva farti uscire fuori dalle righe, Marcello …. ma condivido pienamente.

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