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Il gabbiotto dell’orrore

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La nostra lettrice Loriana Cirillo ci ha inviato da Venezia una lettera di protesta riguardante un caso che nei mesi scorsi ha “agitato le acque” (lagunari in questo caso): si tratta dell’ormai celebre “gabbiotto“, una sorta di edicola trasparente simile a un bus senza ruote piazzata, con dubbio gusto estetico (e artistico), proprio a ridosso del Campanile di Piazza San Marco.

Eccovi comunque il testo della segnalazione:

“Ciao, sono iscritta al gruppo “via il gabbiotto dal campanile” (Venezia). Questa magnifica città sta vivendo momenti molto bui. Lasciando da parte le varie polemiche su scontrini vari, sembra che la giunta comunale faccia poco o nulla per il design oro e la manutenzione, mentre ha messo a disposizione (di lucro) un orrendo gabbiotto in Piazza San Marco. Inoltre sembra che da molto tempo le acque della laguna siano sospettosamente di colore marrone, i cittadini si lamentano e il comune gira la faccia…… A chi possono rivolgersi???”

Certo che trovare una risposta valida alla domanda finale sarebbe come risolvere il problema della “infinità dei numeri primi palindromi in base 10“, una congettura sulla quale si arrovellano da secoli i maggiori matematici del mondo. Trovare un rappresentante dello Stato (che sia anche solo uno) capace di ascoltare le esigenze o le lagnanze legittime dei cittadini e di dare una valida, rapida ed esaustiva risposta è una vera utopia.
A Venezia poi i problemi sono tanti e “annosi”, vorrei ricordare al riguardo anche la sciagurata concessione di passaggio, alle gigantesche navi transoceaniche, fra i canali lagunari fino a permetterne lo sfioramento delle banchine di Piazza San Marco. Inutile ripetere i pericoli immensi cui si va incontro a seguito di queste scelte, ricordare le disgrazie recenti  dovrebbe servire da deterrente in merito (non ultima la tragedia della Torre dei Piloti di Genova), porre come esempio emblematico lo sfioramento del molo presso Riva Sette Martiri (proprio vicino Piazza San Marco) da parte della “Carnival Sunshine” proprio nello scorso mese di luglio…. tutto inutile! Finché non ci “scapperanno i morti” nessuno farà nulla, proprio come nel caso della “Costa Concordia” e dei suoi assurdi inchini.


Trovare qualcuno che ci ascolti sembra proprio una possibilità più che remota, cara Loriana, figuriamoci se le autorità si preoccupano delle acque diventate color marrone, a loro poco importa.
Una cosa però l’hanno fatta, anche in seguito all’intervento del Ministro della Cultura Massimo Bray e a una raccolta di firme alla quale hai partecipato certamente anche tu: hanno rimosso il “gabbiotto” dal Campanile di Piazza San Marco. Ma non potendo rimangiarsi la “parola” solo in base a una protesta popolare, hanno “partorito” il “gabbiottino“, una versione ridotta del 60% del fratello maggiore (il grande fratello appunto) e l’hanno piazzato sotto il porticato delle Procuratie, proprio di fronte al Campanile dove era stato alloggiato il “grande fratello gabbiottone“.
Insomma dobbiamo tenerci le porcate istituzionali, perché, come disse il celebre “portatore sano di recessione” signor professore dottore senatore onorevole che cammina a testa alta e sale in politica Mario Monti: << indietro non si torna >> … anche se rischiamo di cadere nelle melmose acque della laguna….una gran bella filosofia!

Autore dell'articolo: admin

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