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I politicanti con le palle di vetro

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Ma con quale faccia i politici italiani hanno ancora il coraggio di dirci che nel 2014 la “pressione fiscale diminuirà”?  Ma con quale faccia vaticinano ripartenze, riprese, epiloghi  della crisi, senza avere in mano un briciolo di certezza in tal senso? Forse consultano le “palle di vetro” come gli indovini o i maghi?

I dubbi sono tanti, cominciando dallo stesso possesso di “palle” di qualsivoglia tipo, per finire con la vera natura di quelle “consultazioni” di cui parla tanto Enrico Letta, che appaiono sempre più dialoghi segreti  con entità come oracoli, profeti , veggenti  o stregoni,  unici al mondo a poter prevedere cosa ci può riservare il futuro in seguito a una gestione tanto folle e schizofrenica della nostra economia.

Ma gli Italiani sono populisti… non deficienti come coloro che ritengono di poterci ancora prendere in giro.

Saccomanni, per citare qualcuno, continua a sostenere che il 2014 sarà l’anno della ripresa e che la pressione fiscale diminuirà sensibilmente.

Gli Italiani sarebbero felici se ciò fosse vero, si sentirebbero confortati dopo quattro anni di continui sacrifici, ma come si fa a dire che le tasse diminuiranno, quando ci aspetta l’ennesima infame bordata di imposte insulse, unico tipo di “riforma” che sono “capaci” di varare gli individui che ritengono di poterci governare?

Ebbene, per avere le idee un po’ più chiare, vista “l’oscurità” abbondantemente  divulgata al riguardo dai media filo-governativi (Rai1 in primis), riportiamo una “illuminante” dichiarazione di Carla Ruocco, Deputato alla Camera per il Movimento 5 Stelle:

Tutti gli aumenti del  2014

“Una pioggia di aumenti a cascata nel 2014. Altro che riduzioni. Tasse, tasse e ancora tasse. Si comincia dagli aumenti delle tariffe autostradali.

L’incremento medio e’ pari al 3,9% ma con picchi fino all’8%.  Nel caso della Torino-Aosta il 15%, della Venezia-Trieste +12,9%. Rincarano i carburanti: la benzina chiude il 2013 a 1,813 euro/litro (+0,2 centesimi), il diesel  a 1,744 euro/litro (+0,2 centesimi). Poi c’è la seconda o unica rata dell’Irpef, poi il versamento dell’Ivie e dell’Ivafe, ovvero le imposte sul valore degli immobili e delle attività finanziarie detenute all’estero. Poi la “porno tax” e la cedolare secca. A seguire gli aumenti delle tariffe energetiche con un incremento dello 0,7%. Scade il 15 gennaio invece la possibilità per gli eredi delle persone decedute dopo il 16 febbraio del 2013 di versare il saldo dell’Irpef con la maggiorazione dello 0,40%. Il 30 gennaio infine, e’  l’ultima data utile per i titolari di abbonamento alla radio e alla tv, per versare il canone annuale o della rata trimestrale o semestrale. Sul fronte

tariffe, gli aumenti colpiranno i servizi postali, i trasporti locali, i rifiuti e persino caffè, snack e bibite dei distributori automatici. Ci sarà l’ennesimo aumento delle sigarette: accise in crescita dello 0,7%. Capitolo casa: le risorse aggiuntive ai comuni per le detrazioni Tasi in favore delle famiglie numerose e meno abbienti potrebbero essere reperite aumentando l’aliquota massima dell’imposta dal 2,5 al 3,5 per mille per la prima casa e dal 10,6 all’11,6 per la seconda. Una pioggia di aumenti da cui gli italiani non sanno come ripararsi.”

Carla Ruocco, M5S Camera

Autore dell'articolo: admin

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