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Quando la sanità italiana ti abbandona

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Ci ha scritto Maurizio Coluccio, un ex poliziotto di 42 anni affetto dalla “sindrome di Cogan”, una rara patologia che lo costringe attualmente al ricovero presso un ospedale di Siena.

La malattia con la quale deve convivere provoca l’ostruzione dei vasi sanguigni con conseguenti dolori diffusi in tutto il corpo. Maurizio ha dovuto prima soffrire per averla diagnosticata, perché nessun medico è riuscito a individuare la vera causa dei suoi problemi, poi perfino per averla riconosciuta ufficialmente.

Erano in pochi a credere ai suoi tormenti e solo dopo un lungo calvario è riuscito ad avere riconosciuta la pensione di invalidità.

Ma dopo tutto questo strazio medico e burocratico ora lo stato italiano fa spalluccia e allarga metaforicamente le braccia (che già sono piuttosto “corte”),  come d’altra parte fa sempre e in particolare in questo periodo di crisi economica (che esiste solo per giustificare infami tagli alle spese sanitarie per il mantenimento dei benefici alla classe politica che non deve subire la benché minima regressione nei suoi vantaggi economici).

Maurizio purtroppo non può guarire dalla sua patologia, perché non esiste una cura per la sindrome di Cogan e gli ospedali italiani non sono attrezzati al riguardo, ma potrebbe migliorare il suo stato di vita alleviando le sue sofferenze fisiche con un trattamento con cellule staminali.

Come sappiamo tutti in Italia per ora questo tipo di terapia è “sotto-processo” (vedi caso Stamina-Vannoni), mentre negli Stati Uniti il trattamento è possibile, ma i relativi costi non possono essere sostenuti da Maurizio con la sua sola pensione di invalidità.

E dire che si parla di un importo neanche troppo elevato, circa ventimila dollari, meno del costo di una delle auto che Fiorito si è comprato con i soldi destinati al suo gruppetto politico… in Italia i soldi si spendono così; il valore della vita umana si è ridotto a meno di quello che occorre per acquistare un suv, da posteggiare sotto casa solo per farne sfoggio.

Attenzione però! Maurizio non vuole soldi, dignità ne ha da vendere, sono certi noti personaggi “impresentabili” che dovrebbero acquistarla da lui.

Maurizio ha chiesto a Striscia la Protesta solamente di diffondere la sua storia, così che “il suo grido di aiuto possa arrivare lontano“. La verità soprattutto, la gente deve essere informata su come vengono affrontate dalla sanità pubblica le problematicità connesse alle malattie rare.

Vi proponiamo di seguito il video sulla vicenda di Maurizio Coluccio postato su YouTube. 

 

Autore dell'articolo: admin

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