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Sbagliato sottovalutare il malumore sociale

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Oggi in molte città italiane si sono purtroppo concretizzati violenti scontri conseguenti al consueto fronteggiarsi di forze dell’ordine e scioperanti.

Sono scesi nelle piazze, in questo caso contro il “jobs act” di renzi, sia gli studenti  che i lavoratori e, molto probabilmente anche molti pensionati.

Gli Italiani sono quasi “cotti” e pronti per uscire dalla “pentola in ebollizione”, proprio come i “maccheroni” che poco prima di essere mangiati possono permettersi “il lusso” di bruciare il palato ai loro consumatori, ma questo i politici non lo vogliono capire. Renzi sfila nei corridoi di “palazzo” tronfio ed esaltato quasi fosse un imperatore, la boschi si atteggia alla Gioconda di Leonardo, tutti gli altri continuano a farsi fotografare sorridenti, a camminare impettiti e sculettanti anche se in mezzo ai fischi e alle pernacchie della gente e mentre piovono uova marce, si illudono ancora di poter liberamente proseguire sulla loro strada in discesa (solo per loro) senza trovare ostacoli lungo il cammino verso il raggiungimento degli obiettivi della casta e delle lobby che la controllano. Il loro delirio di onnipotenza li ha ormai allontanati dalla realtà, non riescono più a vedere i segnali del dissenso e dello sdegno che pericolosamente stanno girando attorno al “palazzo” del potere.

Continuano a proteggere con indifferenza patologica chi ci ha fatto arrivare fino a questo punto (gli altri vecchi della politica), a non levare un centesimo dalle loro dannate tasche, a erogare pensioni milionarie per non aumentare quelle minime di 500 euro buone solo alla “crescita” della fame più nera.

La gente non ne può più e loro, i politici dominanti, sottovalutano il malumore sociale marchiandolo con l’epiteto di “populismo”, nello stupido tentativo di tenere sotto controllo la rabbia della popolazione offendendola pure, ritenendola sciocca e priva di coscienza, convinti, come sono, di poter manipolare a piacimento l’opinione pubblica tramite i media e di poter strozzare qualsiasi rivolta con l’uso delle forze dell’ordine.

Loro, sempre i politici “alfa” (quelli dominanti), dopo aver fatto gli show in televisione, di fronte agli scontri spariscono misteriosamente all’interno dei loro gusci ”antinucleari”, si guardano bene dal farsi vedere, concedono interviste e fanno i loro comizi solo quando sanno di non rischiare nulla, poi si fanno proteggere dal “muro istituzionale” da quel cordone (costosissimo per le casse dello stato) composto da guardie del porco, polizia, carabinieri, soldati dell’esercito, corazzieri ecc. ecc.

Forse se, messi in mezzo a questi scontri di piazza, abbandonati al centro dei tumulti privati dei loro “gusci” protettivi, lasciati “nudi” ad affrontare lo sdegno popolare, come misere tartarughe senza il loro carapace, forse solo allora potrebbero capire (sempre che abbiano sufficiente capacità mentale) a cosa può portare una seria sollevazione popolare.

Ma mentre i codardi ordinari trovano sempre un posto dove andare a nascondersi quando le cose vanno male e provano almeno timore conoscendo bene la loro vera natura, i vigliacchi istituzionali, pieni di se stessi per quell’arroganza monumentale che il potere dona loro con estrema magnanimità, si credono indistruttibili e al di sopra di tutto, si nascondono solo perchè non sono abituati al rischio “fisico”  e come tanti piselli vivono in un comodo baccello, anche se al di fuori infuria la tempesta. Non capiscono che questo errore di interpretazione potrebbe condurli alla rovina, la storia insegna a tal proposito …. gli esempi sono tanti.

Autore dell'articolo: admin

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