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L’informatica non si addice agli ultra ottantenni

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Lettera aperta al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando

Egregio Signor Sindaco,
tutti i palermitani hanno ricevuto in questi giorni, insieme al “tradizionale” fac-simile relativo alla TARI del corrente anno, una comunicazione, a firma Leonardo Brucato, nella quale i destinatari vengono invitati “ad attivare il proprio Cassetto Tributario”.

La segnalazione di per sé non risulta di certo molesta per gran parte dei contribuenti, tuttavia diventa particolarmente preoccupante e sgradevole, nel momento in cui viene presentata come “indispensabile” per il prossimo anno anche per cittadini ultra ottantenni che vivono da soli e che hanno le stesse conoscenze sull’informatica che può avere un qualsiasi dirigente comunale sulle refluenze del bosone di Higgs sull’antimateria.

Non mi sembra “corretto” che il Comune eserciti su cittadini anziani, spesso già in precarie condizioni di salute o con menti rese labili dall’avanzata età, pressioni amministrative tali da rendere ancora più invivibile la nostra città, già gravata dalle enormi problematiche che Lei conosce benissimo.

L’evoluzione tecnologica, specialmente quella legata all’utilizzo di strumenti, come il personal computer, pressoché sconosciuti per chi è nato nei primi decenni del secolo scorso, rischia di diventare una forma di tortura fisica e psicologica se “imposta” con tanto accanimento (e cocciutaggine, diciamolo pure) da parte delle pubbliche istituzioni.

Si rischia di scimmiottare, rendendoli tristemente attuabili, certi film di fantascienza nei quali viene ipotizzato “l’abbattimento” programmato dei cittadini più vecchi perché ormai “inutili” per un’organizzazione sociale che si professa “civile”.

Considerando che non tutti gli anziani hanno figli o nipoti disponibili ad aiutare i propri congiunti nell’espletamento obbligatorio di adempimenti amministrativi di natura informatica, e che si è spesso in presenza di gente con scadenti possibilità economiche che non permettono di pagare al riguardo un intervento di un commercialista o un analogo specifico professionista, La prego pertanto di vagliare per il futuro l’opportunità di fornire servizi informatici che non siano considerati “indispensabili” per gli adempimenti tributari da parte della cittadinanza. Il famoso e ormai abusato termine “cambiamento” non deve mai essere considerato “necessario” quando può generare solo caos e difficoltà in parte della popolazione, la priorità assoluta dovrebbe essere piuttosto il “rispetto” per la dignità di ogni cittadino.

Conoscendo la sua sensibilità in tal senso mi auguro che questo mio appello, peraltro assolutamente disinteressato, possa trovare riscontro per il futuro nella gestione amministrativa della Città di Palermo.
Nel ringraziarLa anticipatamente per quanto potrà fare in merito, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Sergio Figuccia

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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