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Ma cosa arriva nei nostri pc con gli aggiornamenti?

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Sarà capitato anche a voi, o almeno a quelli di voi che possiedono un computer con sistema operativo della Microsoft (ma per la Apple in fondo non è tanto diverso): al momento di spegnere il pc appare sullo schermo una dicitura come quella di questa fotovignetta.

Nel recente passato abbiamo più volte fatto presente che riteniamo questa continua tempesta di “aggiornamenti” dei computer (che in certi sistemi operativi si caricano in automatico nei pc) in massima parte finalizzata a vincolare gli utenti a certi prodotti informatici, rendendo tutti in pratica schiavi di quei cambiamenti che, quando decidono le multinazionali, fanno diventare vecchi i pc e i software, “costringendo” in pratica i consumatori a tornare sul mercato con nuovi acquisti.
Forse saremo anche maniaci delle teorie del complotto, ma secondo noi si tratta di una delle più grandi truffe perpetrate attraverso la rete. Una forma immorale e persecutoria di merchandising.


Un esempio fra tutti? Il caso “Windows XP” della Microsoft, un ottimo sistema operativo “neutralizzato” dalla casa madre con una serie impressionante di aggiornamenti occulti che, alla fine, lo hanno reso instabile e pericoloso costringendo il mondo intero a disinstallarlo, proprio come volevano Bill Gates & C., all’epoca determinatissimi a imporre “Windows 7“.

Certo sembra un tantino strano che applicazioni già rodate e perfettamente funzionanti siano soggette ad aggiornamenti ogni santa settimana, che un sistema come IOS della Apple sia arrivato alla versione 9.3.5 e continui a crescere, mettere i dentini, camminare da solo, fino a diventare maggiorenne ed essere inevitabilmente “ucciso” dalla casa madre che vorrà sostituirlo quanto prima con il neonato IOS 10, di certo già in lavorazione da tempo.

E’ stato accertato che molti aggiornamenti consistono solo in banali cambi dei colori o delle impostazioni della grafica, magari di qualche icona, o di opzioni aggiuntive in alcune delle applicazioni che tuttavia non stravolgono neppur minimamente la relativa operatività.

La verità è che il mondo dell‘informatica, così come l’intero mercato globale, è letteralmente “drogato” dal cambiamento perpetuo e dalla volontà delle multinazionali di mantenere sempre attivo il “cordone ombelicale” fra casa produttrice e relativi clienti, questi ultimi inconsapevoli di essere diventati degli schiavi manipolati invece di liberi fruitori di prodotto come ritenevano di essere.

Tutti gli informatici del pianeta sono fermamente convinti (qualcuno deve pur averli messi in riga su questo strampalato concetto fin dai tempi degli studi) della “necessità” di cambiare continuamente le cose in questo infernale vortice consumistico, sia per costringere gli utenti a comprare sempre nuovi prodotti, sia per mantenere essi stessi il loro ruolo “creativo” all’interno delle relative aziende produttrici, timorosi forse di essere considerati, prima o poi, risorse in esubero successivamente alla stabilizzazione del mercato, proprio come avviene in altri campi di produzione.

Pensate che certi rivenditori onesti consigliano da qualche tempo i propri clienti a non effettuare più aggiornamenti se in possesso di prodotti informatici datati, proprio per evitare malfunzionamenti indotti dalle modifiche di sistema di questi veri e propri “cavalli di Troia” imposti ad arte dalle multinazionali del computer.

Autore dell'articolo: admin

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