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Il fantasma della Torre dei Piloti urla ancora vendetta

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“A volte ritornano”; un luogo comune che può indicare, tra le tante possibili interpretazioni, anche il ritorno nelle nostre coscienze di tutti quei dubbi  che certi fatti di cronaca ci hanno fatto sorgere spontaneamente e che il tempo ha momentaneamente seppellito nell’armadio dei ricordi poco graditi.

A quattro anni esatti dal nostro articolo “Il colpevole della tragedia della Torre dei Piloti“, e in concomitanza degli esiti del processo contro l’equipaggio della “Jolly Nero“, la nave che causò il crollo della Torre dei Piloti nel Porto di Genova, torniamo a segnalare, nonostante le plausibili umane reazioni dei parenti delle vittime alle condanne da loro ritenute non congrue, che all’origine della tragedia c’è la Torre stessa, costruita proprio sulla punta di un trafficatissimo molo e con altissime probabilità di rischio incidenti.
Chi ha concesso le relative autorizzazioni e licenze è pienamente coinvolto in questo dramma, tant’è che sono in corso altri due rami processuali proprio contro queste figure che l’opinione pubblica ha mantenuto tuttavia nel silenzio più completo per tutto questo tempo.

I parenti delle vittime, alla comunicazione del verdetto, hanno inveito contro l’unico “colpevole” presente nell’aula; si comprende la reazione dal punto di vista umano, ma talvolta la razionalità soccombe alla collera istintiva di chi ha perso un familiare nella tragedia. Quel maledetto incidente è stato indubbiamente causato dalla “Jolly Nero” e dal suo equipaggio, ma chi ci può assicurare che la circostanza non si sarebbe potuta creare in futuro anche in assenza di quella nave in quel 7 maggio del 2013?  Il vero pericolo, la vera “spada di Damocle” in quel porto era proprio la Torre dei Piloti, soprattutto per il luogo dove era stata costruita e, chissà, forse anche per i materiali utilizzati.

Chi ha autorizzato e avallato a suo tempo un progetto tanto “ardito“, per non dire sconsiderato?

Autore dell'articolo: admin

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