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Celentano fu imbavagliato nel 2012 quando parlò di Sarkozy

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Credeteci, anche se oggi è il 1° di aprile non abbiamo alcuna voglia di scherzare su quest’argomento, è veramente pesante dover dire “ve l’avevamo detto”, ma siamo proprio costretti a farlo visto che, come in tanti altri casi, in passato solo pochi hanno voluto credere alle nostre parole.

Sono passati più di sei anni dal 2012, da quando sul nostro blog, con numerosi articoli, sbraitavamo contro Merkel e Sarkozy. Chi ci segue ricorderà che specialmente un articolo, quello del 16 febbraio 2012 (cliccate qui  per vederlo) abbiamo stigmatizzato il volgare e riprovevole atteggiamento dei due personaggi che pubblicamente sorridevano beffardi quando si parlava di Italia in assenza del nostro Presidente del Consiglio pro-tempore. Allora, in diretta televisiva, non fu possibile ridimensionare in alcun modo quell’oscena manfrina proprio perché non era presente alcun nostro rappresentante, e in particolar modo Berlusconi che in quel periodo era diventato oggetto di ripetuta denigrazione (certamente anche a causa delle sue sciocchezze, per carità) da parte di figure politiche europee, anche di un certo spessore istituzionale. In pratica quell’atteggiamento sbruffone, al di là delle motivazioni che potevano starci dietro, equivalse a una sorta di coltellata alle spalle del malcapitato di turno che, guarda caso, era tuttavia la seconda carica dello Stato Italiano.

In quel nostro articolo però avevamo rilevato soprattutto che Adriano Celentano, durante il suo monologo nell’edizione di Sanremo del 2012, aveva lanciato pensanti accuse al “simpatico” Sarkozy che la stampa italiana, all’indomani dello spettacolo provvide a censurare, probabilmente sollecitata al riguardo da qualche elemento filo-europeista nostrano di allora (Napolitano? Monti? Chissà!). Vi riportiamo di seguito il contenuto di quel nostro articolo di 6 anni fa:


<< L’hanno sentito tutti; per 50 minuti la gente ha ascoltato Celentano pontificare dal pulpito di Sanremo…ma di tanto opinionismo d’autore cosa è rimasto ai posteri, storicizzato dalla “pilotatissima” stampa italica che però strombazza ipocritamente ai quattro venti la sua presunta libertà di espressione e il suo diritto all’informazione?

Ai posteri, cioè ai lettori dei quotidiani del giorno dopo, sono rimaste solo: la critica del molleggiato a Famiglia Cristiana e all’Avvenire, le rimostranze presentate da VescoviPrelati e responsabili delle testate giornalistiche tanto vituperate dal cantante e il grande dilemma sulle mutande di Belen Rodriquez….non si parla d’altro!

Alla storia passano solo le sciocchezze, non c’è stato un cane che ha messo a fuoco le ultime pesantissime parole di Celentano contro lo scandaloso comportamento dell’Europa nei confronti del popolo greco, ridotto con la forza alla povertà “per permettere alla Grecia di acquistare armi dalla Francia e dalla Germania”.

In sostanza l’unica cosa veramente interessante e che, sempre se vera, sarebbe di una gravità eccezionale, da denunciare al mondo intero come “crimine contro l’umanità”, è invece passata “volutamente” sotto silenzio.

Forse Monti si sarà premurato a mettere il bavaglio alla “stampa libera” per non mettere a disagio i “suoi” due simpatici partner europei: l’emorroidato Sarkozy (guardate come cammina!) e l’anfora teutonica Merkel .

I due, che ridevano di Berlusconi senza guardarsi mai allo specchio, con ogni probabilità sono entrati negli incubi della intera popolazione greca, proprio come un tempo è accaduto con Hitler o con lo stesso regime dittatoriale interno “dei colonnelli”, però non se ne parla; dinanzi a loro c’è il muro dell’Europa, l’alibi di una stabilità economica multinazionale imposta con la forza a gente che di questa “Europa” ne ha piene le tasche, preventivamente svuotate dai pochi spiccioli rimasti.

Il fatto che i greci abbiano avuto dimezzati gli stipendi, che la metà dei dipendenti pubblici sia stata buttata in mezzo alla strada con le rispettive famiglie, che il futuro di coloro che hanno creato la civiltà occidentale (Francia e Germania invece sono state storicamente le patrie dei barbari) sia appeso ad un filo, o meglio ad una miccia collegata alla possibile “guerra civile”, forse solo per permettere l’acquisto di armi e tecnologie militari franco-tedesche, è rimasto all’ombra di una opinione pubblica interessata dai media (e dai vari prelati) a ben altre cose.

La nostra stampa è libera….libera sì…di farsi imbavagliare.

Tutto questo per nascondere agli italiani il grande dilemma sintetizzato da Celentano  nelle sue ultime otto parole dell’altra sera: “Ma è proprio questa l’Europa che vogliamo?” >>


Oggi, a distanza di 6 anni, viene fuori che il signor (si fa per dire) Sarkozy è accusato di aver tessuto trame “sotterranee” e illegali allo scopo di incamerare grandi somme di denaro da destinare alla sua rielezione. Ma la cosa che disgusta maggiormente è che il Sarkozy bussò per quel denaro proprio alla porta di Gheddafi, il leader di quello stesso Paese, la Libia, che la Francia andò a bombardare, subito dopo, per destabilizzarne il regime.

 

Insomma: da quale pulpito vennero le risatine sferzanti del 2012! Quale grande statista si è rivelato questo nanerottolo francese! e soprattutto: quale grande onestà e correttezza morale sta dietro i personaggi che dovrebbero far crescere la Comunità Europea!

 

 

 

Autore dell'articolo: admin

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