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Così è, se vi pare

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Ogni notizia che si trova sul web trova regolarmente la sua anti-notizia. Un po’ come accade alla materia nell’intero universo alla quale si contrappone ovunque l’antimateria.

Ogni cosa che leggiamo ci viene annullata da qualche altra fonte che la definisce bufala. Così se la notizia è vera diventa una fake news, se è falsa si trasforma in verità assoluta.

Siamo proprio messi male. Quando riusciremo a capire che gran parte di questi giochini sono stati appositamente generati per invalidare nell’opinione pubblica certe verità scomode che potrebbero danneggiare gli uomini e le donne del potere?

Il teorema è questo: Se “automaticamente” per ogni informazione viene generato il suo esatto contrario o quantomeno una chiave di lettura opposta, possiamo stare certi che il relativo soggetto può sempre usufruire di un consenso a proprio favore della metà circa della massa popolare, anche in presenza di forti contestazioni al suo riguardo.

Ormai l’opinione pubblica italiana è spaccata a metà. Anche ciò che appare evidente, se non addirittura ovvio, trova comunque la sua immagine riflessa, il suo esatto contrario.

La verità è diventata relativa, ogni individuo ha la sua, nella più totale esaltazione del concetto pirandelliano del “Cosi è (se vi pare)“.

Esempi? Ne faccio solo tre, ma se ne potrebbero citare a decine.

I migranti africani rischiano di saturare il territorio europeo? C’è chi vede in prospettiva un pericolo e chi sostiene invece che occorre favorirli, “per umanità” e perché ci pagheranno le nostre pensioni future con i loro “infinitesimali” contributi previdenziali.

Un partito politico che sta al governo propone una nuova legge già programmata in precedenza dal partito avverso che governava prima? Allora diventa “propaganda” per chi in atto non può più rivendicarne la paternità.

Le banche rischiano di fallire e interviene lo Stato col denaro pubblico a salvarle? Allora chi è stato cliente della banca a rischio esulta per la “bella iniziativa”, tutti gli altri gridano allo scandalo per distrazione di denaro pubblico.

Ogni cosa appare in modo diverso a secondo dei preconcetti, delle antipatie o degli interessi di chi la sta a guardare. E questo vale in ogni campo, per qualsiasi settore della nostra società.

La verità oggettiva, incontestabile ed evidente non esiste più. Chi è convinto di esserne il portatore o è un povero illuso, o un arrogante azzeccagarbugli che vorrebbe pretendere di imporla agli altri.

L’ultimo episodio in ordine cronologico che rende benissimo l’idea è il caso di Jean-Claude Juncker, beccato diverse volte dai cineoperatori in strani atteggiamenti “ondulatori” o quantomeno bizzarri.

Nonostante sia nota la passione del Presidente della Commissione Europea per l’alcol, e l’evidente imbarazzo delle personalità istituzionali che hanno avuto a che fare con le sue ripetute performance al riguardo, c’è sempre qualcuno che sostiene con forza che le sue video-disavventure (qui sotto ve ne propongo due, ma in rete se ne trovano diverse) sono state causate da un’infiammazione del nervo sciatico … poverino!

Qualsiasi sia la causa che lo fa apparire infermo in questi filmati (l’alcol, un incidente o una qualsiasi malattia), resta la certezza che in certe condizioni sarebbe corretto farsi un po’ da parte, ma da quest’orecchio i signori del potere assoluto non ci voglio sentire. Sono TUTTI malati di protagonismo, sono accentratori, protervi e non intendono cedere un millimetro dello spazio e della visibilità mediatica che si sono conquistati.

La realtà, anche in questo caso, viene alterata secondo la mentalità di ciascun individuo. I video sono stati postati in rete per far notare l’effetto, non la causa. Ubriaco o malato, Juncker, si poteva evitare queste figure barbine, nessuno in futuro giudicherà il Presidente della Commissione Europea un povero martire per la sua ostinata e barcollante presenza fra i leader dei paesi membri dell’Europa. L’assenza sarebbe risultata certamente più dignitosa. Eppure ci sono stati molti utenti di internet che si sono premurati a intervenire in suo favore attribuendo alla sciatica o ai postumi di un non ben precisato incidente quella sua postura da bimbo che muove i primi passi.

La verità dunque è quella che volete voi, quella che più vi soddisfa … così è (se vi pare). Qualunque sia la vostra interpretazione, però, nulla cambierà nella storia, perché tutto ciò che si nasconde dietro i fatti, e che tutti si rifiutano ostinatamente di vedere, resterà sempre e comunque il motore reale del fluire degli eventi, che si fa un baffo delle nostre personali chiavi di lettura.


Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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