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Torniamo allo Stato di una volta

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Torniamo urgentemente alle nazionalizzazioni, prima che i privati finiscano di distruggere l’Italia.

La massiccia privatizzazione in tutti i settori avvenuta in Italia negli ultimi venticinque anni ha generato solo “mostri”.
Le banche, da private, oltre che a gestire le risorse economiche di uno Stato, hanno scialacquato miliardi investendo all’estero e mettendo a rischio i soldi dei loro clienti. Poi, entrando in crisi, sono state salvate dalle risorse pubbliche (cioè dai soldi degli stessi cittadini anche se non clienti delle banche in fallimento).
Tutte le vecchie aziende di Stato, una volta privatizzate, con l’alibi dell’ottimizzazione delle loro attività, hanno fagocitato e poi disperso denaro in quantità ciclopiche, degne più di manovre finanziarie statali che non di bilanci di società private. E in questa “dispersione” occorre includere i mastodontici
costi dei loro consigli di amministrazione, dei presidenti, delle consulenze esterne farlocche e soprattutto degli amministratori delegati, il più misero dei quali si è portato a casa un tfr da VENTI MILIONI DI EURO solo per qualche anno di “lavoro” (ma ce ne sono altri che hanno incassato 40, 60 fino a 100 milioni di euro).
In questa serie di disastri si inserisce la vicenda “autostrade spa” i cui maggiori azionisti, influenzando con il potere acquisito le politiche finanziarie della società, hanno badato soprattutto a investire all’estero (o magari, è solo un’ipotesi, anche “esportare” in banche estere) i ricavi miliardari derivanti dai pedaggi, profitti astronomici incamerati da tutto il territorio nazionale.
In un’epoca nella quale etica, correttezza e saggezza, si sono trasformate nelle tre spietate “arpie” di mitologica memoria, che interesse possono avere i personaggi che accumulano queste enormi ricchezze, grazie all’acquiescenza dei governi e di certi politici al potere, a spenderne anche una minima parte nel corretto mantenimento delle strutture a loro affidate?
Il privato, per antonomasia, pensa a se stesso, lo Stato invece dovrebbe badare alla comunità; quindi “privatizzare” significa solo “privare” lo Stato delle proprie risorse e i cittadini delle garanzie di un buon mantenimento dei beni comuni.
CHE LO STATO RITORNI PROTAGONISTA E SI RIAPPROPRI DI QUANTO CEDUTO IN PASSATO CON TANTA LEGGEREZZA.

Autore dell'articolo: admin

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