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Quella volta che Troika vinse la guerra

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Nella storia i numeri talvolta fanno brutti scherzi, sembra quasi che giochino con gli eventi rielaborandone le date. Nella mitologia, che non è storia ma ci somiglia tanto, si narra di una sanguinosa guerra fra il Popolo Greco (Achei) e la potente città di Troia intorno al 1250 a.C.

Come tutti sanno la guerra finì con la distruzione di Troia in seguito all’astuzia di Ulisse e al suo celebre piano del cavallo di legno.

Invertendo i numeri di quella data, e passando dall’epoca ante venuta di Cristo alla successiva, si arriva al 2015 d.C. , anno che ha visto l’inversione delle parti nella nuova guerra scoppiata, per motivi diversi, nella stessa zona. La vittoria, che nel 1250 a.C. arrise ai Greci, stavolta è stata appannaggio di Troika, una semplice lettera k aggiunta al nome della antica città che ha trasformato, dopo 3.265 anni, una vecchia potenza guerriera in un’altra analoga combattiva potenza di stampo finanziario con analoga bellicosità ma con dotazioni di armi purtroppo molto più terribili (spread, borse, debito pubblico, agenzie di rating, fmi, bce, prestiti a usura, speculazioni internazionali, banche, ecc. ecc.).

In questo secondo epico scontro stavolta a bruciare è stata la sovranità del Popolo Greco e la vittoria è andata a Troika, un’enorme mostruosità della nuova mitologia europea basata sull’economia; il celebre cavallo stavolta ha un nome, si chiama “default” e con esso Troika è riuscita a vincere la guerra contro il nuovo Popolo Greco, una specie di vendetta consumata tre millenni dopo contro i vecchi Achei. 

Vogliamo ricordare con quest’articolo le sofferenze patite dal Popolo Greco da quella tragica disfatta datata 12 luglio 2015 (fra una quarantina di giorni ricorrerà il quinto anniversario) quando i dannati rigoristi europei, Germania in testa, frantumarono l’economia greca causando una lunga serie di suicidi, di rivolte popolari e mettendo sul lastrico migliaia di famiglie.

Vi segnaliamo al riguardo un articolo on line (cliccate qui per leggerlo) che riassume i termini di questo infame attacco alla Grecia in un’epoca scriteriata e crudele nella quale “l’economia finisce per essere considerata più importante della stessa vita umana” … e queste sono parole di PAPA FRANCESCO, oggettivamente valide anche per coloro che, per moda o convizione personale, non apprezzano questo Pontefice.

 

Autore dell'articolo: admin

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