Tag: , , , , ,

Immondizia ciclabile

Visite: 736

Queste foto sono state scattate il 16 luglio 2020 alle ore 11,30 in viale dell’Olimpo a Palermo su una delle piste “ciclabili” per le quali la città è stata “premiata” in campo internazionale proprio qualche mese fa.

Temperatura al suolo 27° gradi, cassonetti stracolmi anche di “organico” (nella zona non si fa la differenziata).

Se qualche cittadino avesse la cattiva idea di gettare una buccia di banana in uno di questi cassonetti a quest’ora del mattino, potrebbe essere multato per “conferimento di rifiuto urbano fuori orario” … allora perché non viene multata la società municipalizzata (RAP) incaricata del ritiro dell’immondizia entro la notte o le prime ore del mattino (proprio per non lasciare in decomposizione i rifiuti organici sotto il sole) per “interruzione di servizio pubblico“? La trasgressione istituzionale è MOLTO PIU’ GRAVE di quella di un utente PAGANTE (leggere: tari = tassa sul ritiro dei rifiuti solidi urbani).

Lasciamo perdere il posizionamento dei cassonetti proprio al centro della pista ciclabile (generi di interruzioni come queste sono riscontrabili ovunque in città, ci siamo ormai abituati alle piste ciclabili finte), ma il mancato ritiro dei rifiuti, oltre agli sgradevli effetti del degrado organico, potrebbe anche generare occlusioni di tombini, fognature, vasche di scarico delle acque ecc. durante imprevedibili eventi atmosferici come quello verificatosi giorno 15/7, e le conseguenze si sono viste molto chiaramente.

Che la RAP venga adeguatamente richiamata al rispetto degli impegni contrattuali e della corretta gestione di un servizio pubblico; siamo certi che siano anche previste gravi sanzioni per inadempienze tanto gravi in ambito pubblico.

Autore dell'articolo: Santokenonsuda

Lascia un commento