Gli amanti della serie televisiva statunitense “Il Trono di Spade“, prodotta dall’emittente HBO, avranno certamente notato che, in un certo senso, l’intera trama dello sceneggiato sembra essere una specie di grande metafora della continua ricerca di potere che caratterizza da sempre la storia dell’umanità, specie in quest’ultimi tempi.
Pur essendo ambientata in una sorta di Medioevo “fantastico” (come nella saga de “Il Signore degli Anelli” la collocazione spazio-temporale è interamente prodotto di fantasia), la configurazione dei personaggi sembra però una geniale descrizione degli odierni protagonisti della storia politica contemporanea.
Ogni nazione ha i suoi, così pure l’Italia. Chi non ha seguito la serie televisiva, giunta ormai alla sua settima stagione, non ha di certo la possibilità di apprezzare al meglio il parallelo che “Striscia la Protesta” propone in questa pagina fra i personaggi de “Il Trono di Spade” e quelli che invece si aggirano attorno all’altro “trono” del potere all’interno del Parlamento italiano di oggi. Tuttavia la didascalia che accompagna ogni foto di questa raccolta potrà venire incontro a chi non ha visto lo sceneggiato televisivo; precisiamo, e questo non è certo un particolare secondario, che la descrizione delle caratteristiche e della personalità di ciascuna figura si riferisce esclusivamente al personaggio del romanzo e non all’alter ego politico … starà a voi stabilire il verificarsi delle “strane” somiglianze.
Prima di iniziare ripetiamo che i testi di accompagnamento di ciascuno dei personaggi si riferiscono esclusivamente ai protagonisti della serie televisiva. Ogni coincidenza con i politici realmente esistenti è puramente casuale.
Joffrey Baratheon - (Matteo Renzi)
Grazie agli eventi, in parte appositamente manipolati, si ritrova improvvisamente sul trono in giovane età.
Fa di tutto per mostrare al popolo il proprio potere e si esalta nell’arringare i suoi seguaci nelle occasioni di oratoria pubblica che il suo ruolo gli permette.
Le sue iniziative, troppo spesso inique, vengono demagogicamente presentate sempre come grandi riforme progressiste, rivelandosi però in poco tempo per quelle che in realtà sono: subdole magagne, falsamente populistiche, volte a rafforzare il proprio potere e migliorare i rapporti con coloro, che dietro le quinte, lo sostengono per curare i propri interessi.
Per difendere il suo trono usa l’arma più comune e più sfruttata dai suoi protettori ma anche dai suoi avversari: la macchina che produce fango, calunnia e semina dubbi.
Tyrion Lannister - (Renato Brunetta)
Personaggio di non alta statura politica, tuttavia uomo astuto, capace di mantenere buoni rapporti con la gente che conta, sempre che, da questa, non messo alla berlina.
Il reiteramento dei facili sberleffi contro di lui, pur inizialmente sopportati con estrema pazienza, lo conduce alla lunga a optare per drastriche scelte vendicative.
Viene scelto come consigliere strategico da chi sa gestire meglio, e più intelligentemente, i propri poteri di comando.
Brienne di Tarth - (Giorgia Meloni)
Donna forte, fiera e combattiva. Si schiera lealmente con chi ritiene essere più meritevole di attenzione e di cura, ma in caso di necessità non si tira indietro ed è pronta a sguainare la spada.
Petyr Baelish - (Massimo D'Alema)
Agisce sempre dietro le quinte, sfruttando anche i passi falsi degli avversari che, come lui, sono alla continua ricerca del potere. Fa accordi sotterranei e stipula alleanze con chi ritiene possa risultare più utile ai propri scopi.
Non disdegna il tradimento, la falsità e il doppiogiochismo, in un ambiente già di per sé falso e pieno di traditori, quindi sa muoversi abbastanza bene anche nelle acque più “limacciose”.
Cersei Lannister - (Daniela Santanchè)
Tesse sottili e diaboliche trame per giungere al potere ed eliminare i propri avversari manipolando le volontà di chi le sta vicino. Il Trono di Spade le sta stretto e, nonostante sia riuscita
a conquistarlo, prosegue sempre nella sua scalata al dominio sul popolo e nella continua vendetta contro coloro che l’hanno ostacolata.
Robert Baratheon - (Beppe Grillo)
Vorrebbe cambiare le cose, magari anche in buona fede, ma finisce con l’incasinare tutto prendendosela spesso anche con i propri seguaci e con i più fidati collaboratori. In una battuta di caccia, il suo scoordinato “movimento” attorno a un animale selvatico, tipico dei boschi del suo Regno, lo porta a farsi scioccamente azzannare.
Daenerys Targaryen - (Maria Elena Boschi)
Assetata di potere, cerca di raccogliere consensi e popolarità presentandosi con atteggiamenti “immacolati” e innocenti.
Sfrutta il suo ascendente sugli uomini per coinvolgerli nei suoi piani strategici, ma nessuno di essi è mai certo della sua buona fede e della sua effettiva sincerità quando lancia le sue riforme liberali.
Conosce bene chi detiene altrove il potere economico e politico, e sfrutta al meglio i suoi rapporti diretti con i “Draghi”.
Jon Snow - (Matteo Salvini)
Il Re del Nord. Inizia le sue battaglie con animo nobile e sincero cercando di coinvolgere anche il Sud nelle sue campagne contro gli “Estranei”, ma poi esagera nel descrivere queste popolazioni come pericolo pubblico principale e si crea tanti nemici.
Varys - (Angelino Alfano)
Le alleanze segrete sono il suo forte. E’ il “Maestro dei Sussurri”, perché sfrutta la propria conoscenza di fatti occulti per gestire meglio i rapporti di forza con i propri avversari. Soprannominato “ragno tessitore”, trama di continuo per mantenere un reale potere centrale, che però risulta invisibile ai più, pur presentandosi come oppositore moderato del regime. Politicamente tiene così un piede nel governo e l’altro nell’opposizione, mediando fra i due per ottenerne benefici sia immediati, sia nell’eventualità di ribaltamenti di potere.
Walder Frey - (Silvio Berlusconi)
Capo supremo del suo ricchissimo casato, risiede in una coppia di castelli, ciascuno dei quali è situato su una delle sponde di un fiume.
E’ dunque celebre il ponte che ha progettato per unire i due castelli. Il capo di Casa Frey possiede quindi il titolo di Cavaliere del Guado.
Uomo anziano e orgoglioso è capostipite di una grande prole, anche per le diverse mogli e compagne che ha avuto nel tempo, sempre molto giovani e belle.
Ama farsi circondare da giovani fanciulle durante le cene di palazzo che diventano vere e proprie eleganti cerimonie con finali spesso a sorpresa.
Stannis Baratheon - (Mario Monti)
La sua fama di rigidità e determinazione è notevole. Ponendosi come unico scopo la sua incoronazione a salvatore del Regno agisce spietatamente e talvolta anche scriteriatamente facendosi consigliare di nascosto da una donna dai capelli colorati, sacerdotessa dell’austerità.
Corre voce popolare che Stannis, salvatore del regno, non prenda mai decisioni autonome, e che piuttosto si faccia manipolare dalla volontà distruttrice della sua consigliera che lui non vuole assolutamente deludere.
Fare bella figura con la sacerdotessa diventa dunque il suo nuovo obiettivo, anche se sa benissimo di diventare così molto impopolare nel suo regno.
La sua smodata voglia di “salire in politica” lo porterà allo sfacelo e, invece di conquistare il trono, finirà “bocconi” sotto un albero.
Hodor - (Guido Crosetto)
Il gigante buono. Uomo enorme e dalla forza smisurata. Troppo buono da apparire quasi ingenuo in un ambiente ostile e perverso come quello in cui si muove. Accompagna, ma forse sarebbe meglio dire “scorta”, un altro personaggio importante, uno dei “fratelli” molto presenti nella storia. Riesce a comunicare soprattutto esternando il suo lato emotivo, pur ripetendo sempre la stessa cosa.
Il Re della Notte - (Giorgio Napolitano)
E’ il Re dei “non morti”. Vive congelato nel ghiaccio di un inverno che non finisce mai.
Si riteneva che alla fine della settima stagione sarebbe uscito di scena, invece ha stiracchiato la sua presenza per altri due lunghissimi anni, contro ogni regola e contro ogni principio “costitutivo” dello stesso libro dal quale è nata la serie televisiva.
Durante la sua ottava e nona stagione ha mantenuto il potere e piazzato ai posti di comando i suoi adepti preferiti, altri diabolici zombie che hanno contribuito, insieme al loro leader, ad aumentare enormemente gli effetti devastanti della “guerra” sulle popolazioni sottomesse.
Uno dei suoni più terrorizzanti che è possibile ascoltare nel mondo di Game of Thrones è sicuramente il terribile idioma del Re della Notte.
La sua lingua, soprannominata “skroth”, è un insieme di suoni simili a quelli che provocherebbe “la spaccatura di un lago ghiacciato”, solo rumori dunque, privi di logica e di reale significato, anche se si presentano come pensieri profondi, che di “profondo” (meglio di “seppellito”) hanno solo l’effettiva validità. Meglio dunque quando se ne sta in silenzio, in quella circostanza appare almeno più riflessivo.
Samwell Tarly - (Giovanni Toti)
La sua grande aspirazione sono i libri e i giornali, tuttavia viene inviato a sostenere il centro della barriera. In molti cercano di trasformarlo in un “nuovo” Cavaliere, ma il personaggio non è di natura combattiva e non sembra molto adatto alle campagne popolari. E’ intelligente e tenace, ma sempre piuttosto moderato e certamente poco aggressivo verso il prossimo e gli avversari.
Podrick Payne - (Luigi Di Maio)
E’ un fido scudiero. Viene arruolato nella “Guerra dei Cinque”, ma inizialmente in ruoli secondari. Poi la sua personalità coriacea e volitiva, nonostante l’aspetto semplice e pulito, gli fa conquistare ruoli sempre più importanti nella comunità. Soffre un po’ di “congiuntivite”, ma nonostante ciò è sempre “in movimento”.