Per non dimenticare

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Spesso in tv sentiamo pronunziare la frase “per non dimenticare”, diventata ormai un tormentone utilizzato per centinaia di tematiche che vanno dalla shoah ai bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki, dalla guerra nel Vietnam all’attentato dell’11 settembre ecc. ecc.

Ma questa frase vale anche per mantenere desta la nostra memoria su quanto ha influenzato negativamente la nostra vita, ivi compresi gli effetti della deleteria politica contemporanea del nostro paese.

Il personaggio della foto in alto, contrariamente a quanto hanno fatto altri suoi predecessori che hanno spalmato il loro malgoverno in decine d’anni, è riuscito a distruggere, smontare, rovinare, tartassare, bastonare gran parte del popolo italiano in un solo anno (il celeberrimo 2012) di sua presenza nella pubblica stanza dei bottoni.

Verrebbe istintivo il desiderio di dimenticarlo, di porre sulla sua figura una pietra tombale di terapeutico oblio, anche perché tutto ciò che ha artatamente divulgato per giustificare i suoi provvedimenti è stato regolarmente smentito nel giro dei 365 giorni successivi al suo avvento.

Ma scordarci di questo “coso” sarebbe un gravissimo errore; la peggiore punizione per quello che ha fatto è proprio quella di “scolpirlo” in modo indelebile sui libri di storia come il peggiore amministratore che la storia italiana abbia mai avuto (e auspichiamo avrà anche in futuro).

Le riforme e gli interventi griffati da lui o dal suo entourage, del suo identico livello intellettivo, (articolo 18, pensioni, imu, tares, spending review, fiscal compact ecc. ecc.)  hanno fatto impennare la recessione, la percentuale di disoccupazione e il numero di chiusure di aziende fin dal primo momento del loro concepimento, anche prima di essere state approvate ufficialmente.

In questo blog si era già pronosticato questo cataclisma economico già nei primi giorni del 2012, subito dopo l’investitura di questo personaggio a “primo ministro”.

Siamo stati fra i primi a parlare di lui e avremmo tanto voluto parlarne ora per ultimi; purtroppo però non sarà così. Lo sconvolgimento del Senato voluto da Renzi, infatti, prevede purtroppo la presenza nel nuovo organico anche dei “senatori a vita”, ruolo istituzionale (INUTILE e ONEROSISSIMO) che lui continua purtroppo a rivestire…. pertanto lo avremo ancora fra i piedi anche nel nuovo modello di Senato, il personaggio è troppo “sponsorizzato” per essere buttato fuori dalla politica, solo un favorevole Destino lo potrà fare. Per ora dobbiamo sorbircelo… ma almeno cerchiamo di non scordarci mai quello che ha fatto, e per dirla alla “napolitano” (vero presidente? grazie a vita per questo regalo):  “un scurdammoce u passato, simme Italiani paisà!”

Autore dell'articolo: admin

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