L’Italia è un paese allo sbando, ma non per la sua situazione economica, non per il governo in carica, non per i suoi partiti e partitelli che continuano a nascere senza alcun criterio né alcuna reale ideologia, piuttosto per una mentalità bastarda che spinge gli addetti della “stanza dei bottoni” a scontrarsi di continuo con i propri “avversari” politici negando perfino l’evidenza pur di colpire con tesi opposte coloro che ritengono nemici da combattere al di là di qualsiasi cosa essi propongano.
Secondo voi, per esempio, dopo un anno e mezzo dalla tragedia del Ponte Morandi di Genova e dopo tutto lo “schifo” che è venuto fuori dalle indagini in materia di manutenzioni stradali, è plausibile che si discuta ancora sulla revoca delle concessioni al gruppo benetton? Non dovrebbe essere una decisione scontata, e soprattuto, non dovrebbe essere un CORO UNANIME di tutto il Popolo e di tutti i partiti dell’intero arco parlamentare?
Invece no, ci sono politici che si arrampicano sui vetri come le mosche per trovare motivazioni valide a mantenere in vita queste concessioni nonostante il venir meno, e in modo tanto acclarato, della necessaria fiducia agli “amici” benetton e alla loro cordata di affaristi per garantire al nostro Paese una corretta, leale e legale gestione di beni pubblici tanto delicati e importanti.
Per fare un parallelo che possa rendere l’idea: ma voi affidareste la vita vostra e dei vostri figli a un team di medici che, con leggerezza, superficialità e mala fede, ha già causato la morte di 43 pazienti e messo a rischio la salute di migliaia di altri malati? (nella metafora si tratta dei ponti e delle strade la cui manutenzione è stata trascurata se non perfino tralasciata per aumentare i profitti di uno sciagurato business)
E l’ottusa opinione pubblica di questo disgraziato paese continua a schierarsi per il sì o per il no secondo gli stupidi colori del logo politico cui “ritiene” di appartenere.
ITALIANI, SVEGLIATEVI!
Lo Stato Italiano non deve più subire ricatti dagli intrallazzisti del momento, gli “amici degli amici” devono subire le giuste punizioni se non sono stati capaci di gestire i beni pubblici con la correttezza e la lealtà che avevano giurato di adottare.
Che atlantia, arselomittal, whirlpool ecc. ecc. se ne tornino al loro paesello, tanto ormai i danni li hanno fatti, gli “investimenti” promessi se li sono rimangiati, le famiglie dei lavoratori sono state abbondantemente rovinate e gli indegni profitti già tranquillamente incassati.
A ‘MPUNITI! (e neanche si può considerare un’offesa, perché è una incontrovertibile realtà: nonostante i gravi reati commessi restano sul mercato a cercare altro sangue da succhiare senza subire alcuna punizione dallo Stato Italiano)