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Aristotele disse: “la dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.”
Oggi purtroppo sono veramente pochi a poter vantare il reale possesso della dignità, specialmente in certi campi (politica, televisione, social ecc.)
Quello che la maggior parte dell’umanità continua a ricercare maniacalmente per se stessa in tutti i “canali” possibili, troppo spesso anche disonestamente, non è certo dignità, piuttosto onorabilità indotta da indegna notorietà, senza alcun merito personale, senza alcun talento, senza un minimo di qualità; troppe persone vogliono in pratica “vincere facile” (come diceva poco tempo fa un celebre slogan pubblicitario sul “gratta e vinci”) … e purtroppo spesso ci riescono pure grazie al degrado sociale giunto ormai a livelli inquietanti.
Non è il ruolo conquistato speculando sugli eventi, le conoscenze, o gli imbrogli a concedere “dignità”, piuttosto la sincera consapevolezza di aver meritato i traguardi raggiunti.
La responsabilità di questo disgraziato scenario ricade interamente sui media e sui social, i fautori del trionfo del NULLA.
