Non appena il “sistema” percepisce rischi per la sua sopravvivenza, scatena il “Kraken” per terrorizzare i mercati e, in questo caso, anche gli elettori del parlamento europeo che andranno a votare giorno 25 maggio prossimo venturo.
Ne avevamo parlato appena il 9/5 u.s. con l’articolo “Lo spread a 145, ma noi siamo sempre in alto mare”, e oggi più che mai si è manifestata la triste verità di questo falso strumento finanziario CHE SALTA FUORI AL MOMENTO OPPORTUNO per dimostrare ai “populisti” che le cose vanno male e che ogni presa di posizione popolare contraria all’euro potrebbe generare catastrofi finanziarie che, nella realtà, non potranno MAI ESSERE PEGGIORI di quelle che già stiamo vivendo.
L’aumento a 200 punti dello spread di questi giorni, con successivo rientro solo per far vedere a tutti la testa del “mostro”, non può che essere la migliore dimostrazione di questo teorema.
Il sistema si auto-protegge spaventandoci col suo Kraken (lo spread appunto), ce lo fa intravedere, lo fa affiorare dagli abissi del mare di artifizi alchemico-finanziari che governa il nostro pianeta, sempre nel tentativo di alterare le borse e i mercati, poi, ristabilito un certo equilibrio e rassicurato dalle nostre sciocche paure legate al cambiamento dello “status quo”, lo fa riaffondare nelle oscurità oceaniche, lasciandolo sempre pronto a future “risalite” in funzione delle sue esigenze speculative.
Domenica prossima non abbiate paura del Kraken….. vi ricordiamo che si tratta pur sempre di “mitologia”.