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Sfruttare è anche sottopagare

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Il settimanale “Famiglia Cristiana” in un articolo del 24 maggio scorso ha segnalato che, nell’omelia a Santa Marta Papa Francesco ha detto «Anche qui, in Italia, per salvare i grandi capitali si lascia la gente senza lavoro. Guai a voi che sfruttate la gente, il lavoro, che pagate in nero, che non pagate il contributo per la pensione, che non date le vacanze. Questa ingiustizia è peccato mortale. Chi lo fa non è in grazia di Dio. Lo dice Gesù nel Vangelo»

E lo sfruttamento non è solo quello dei lavoratori extra-comunitari … c’è anche quello dei call-center, dei rider, di commesse/i, degli studenti-lavoratori, in genere di tutti i giovani pagati a 500 euro al mese per lavori una volta remunerati almeno con 1.200 euro.

Con la scusa della crisi economica, della mancanza di lavoro, delle troppe tasse, della disponibilità dei migranti a lavorare pressoché gratis, moltissimi datori di lavoro si sono trasformati in aguzzini e negrieri.

Per la prima volta nella storia un Papa ha puntato il dito su questo genere di infame sfruttamento umano … ma i colpevoli sono anche i sindacati e gli ultimi governi a “trazione” pd che hanno distrutto, di comune accordo, tutti i diritti dei lavoratori esistenti fino a quel momento (licenziamenti facili, articolo 18, ecc.).

C’è una proposta al vaglio del Parlamento di “salario minimo obbligatorio” … ora vediamo se hanno la faccia tosta di bloccarla o sabotarla. Se si è aumentata la pensione minima per migliorare la qualità di vita degli anziani più disagiati, allora NON E’ MINIMAMENTE PLAUSIBILE CHE UN LAVORO A TEMPO PIENO POSSA ESSERE PAGATO MENO DI 1.000 EURO.

Autore dell'articolo: admin

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