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I fanfarologi hanno saturato le tv

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Ne hanno detto di tutti i colori, ma non sono pittori; hanno fatto a gara a spararle sempre più grosse, ma non sono fucilieri; hanno seminato panico, ma non sono agricoltori, da due anni sono sempre presenti in tutte le reti, ma non sono pesci … sembra un enigma vero? Eppure la soluzione è semplicissima, sono i VIROLOGI.

E poi, non ne hanno indovinata una:

  • all’inizio sostenevano che il virus si era evoluto da solo, ora l’ipotesi (peraltro popolare) della nascita in laboratorio appare la più plausibile;
  • hanno sostenuto che il virus non poteva vivere in ambienti con temperatura superiore ai 36 gradi, oggi in piena estate e con 40 gradi si sta diffondendo la “quarta ondata” (mi stanno facendo odiare perfino il mare);
  • hanno detto che il vaccino avrebbe reso “immuni” tutti i vaccinati, ma oggi sono ormai tanti i vaccinati con due dosi che sono rimasti contagiati (per quanto asintomatici o ammalati in forma lieve);
  • nei primi tempi ci hanno triturato le “idee” col lavaggio televisivo del cervello per convincerci di stare lontani dal nostro prossimo almeno di un metro, oggi sappiamo che questo distanziamento è assolutamente insufficiente;
  • hanno sponsorizzato il “green pass” come unico strumento necessario alla limitazione del contagio, e ora si scopre che i vaccinati già possessori di green pass possono essere (seppur blandamente) anch’essi probabili diffusori di contagio e contagiabili essi stessi.

Insomma, ma in quest’anno e mezzo a cosa sono servite le centinaia di interviste a quel plotone di “scienziati” invitati nelle tv pubbliche, nei balordi talk show delle tv private, nelle dirette di Facebook e praticamente in quasi tutti i tg nazionali? A nulla, considerato che qualsiasi teoria uscita dalla bocca di virologi e affini è stata regolarmente invalidata dai loro stessi colleghi se non addirittura dai fatti. 

Tutto l’ambaradan mediatico è servito solo a concedere visibilità e popolarità a un drappello di personaggi infatuati dal successo televisivo, convinti, come d’altra parte anche qualche milione di italiani scriteriati, che apparire in tv possa costituire la vetta più alta della popolarità nazionale anche se non minimamente suffragata da effettiva competenza professionale.

Il covid19 si è rivelato, fin dal principio dell’epidemia (solo in seguito trasformatasi in pandemia), del tutto inaffidabile e imprevedibile; eppure i nostri virologi hanno emesso i loro vaticini fin dal primo momento, senza alcuna conoscenza della “bestia” e senza alcuno studio al riguardo.

Studiosi di virologia, ecco cosa dovrebbero essere i virologi, almeno per definizione universale; quelli tanto ospitati in tv si sono dimostrati invece “approssimologi“, “fanfarologi“, tutto tranne che “studiosi“, per loro gli “studi” più importanti non sono stati quelli sul coronavirus pandemico, piuttosto quelli televisivi.

Autore dell'articolo: Santokenonsuda

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