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In Palestina i pretesti servono a motivare il genocidio pianificato

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Israele e “netamiaumiau” hanno bisogno di pretesti per poter distruggere tutto quello che hanno attorno a chiari fini espansionistici e di odio profondo nei riguardi dei loro vicini di casa, ma sbandierano al mondo le più creative motivazioni al riguardo (religioni diverse, necessità di difesa territoriale, attacchi terroristici di varia natura dei nemici storici magari già noti al mossad in fase di pianificazione ma fatti passare per blitz a sorpresa per generare i presupposti per una guerra da loro tanto auspicata).
 
Hanno iniziato tanti anni fa con la conquista dei territori con quel loro ignobile colonialismo, levando risorse ai Palestinesi e privandoli perfino dell’acqua. Ecco di seguito una “bella” foto di alcuni di questi “individui” pubblicata da Alessandro Di Battista che rende perfettamente l’idea di cosa stiamo parlando; vogliamo fare un giochino stile “La Settimana Enigmistica“? Trovate nella foto sotto le differenze fra i terroristi palestinesi e quelli ebrei. Nè possiamo addurre spiegazioni legate alla solita questione del “chi è nato prima l’uovo o la gallina?” (cioè chi ha cominciato prima?), perché lo “stato” di Israele è stato impiantato di forza nel 1948 nel territorio palestinese (fino all’anno prima controllato dalla Gran Bretagna) in seguito a una spartizione territoriale fra arabi ed ebrei elaborata dall’ONU dopo la seconda guerra mondiale.
 
 
Ogni reazione DIFENSIVA (anche la Palestina ha tentato di difendersi in passato) è stata volutamente interpretata dai vari governi israeliani come “atto terroristico“, mentre oggi, con l’uccisione di massa di 40.000 civili, dei quali 16.000 bambini e 11.000 donne da parte dei soldati di “netamiaumiau”, non si deve parlare di GENOCIDIO né di TERRORISMO israeliano (e al riguardo la signora segre è uno degli esempi più eclatanti).
 
Con la scusa della presenza di uno o due terroristi palestinesi all’interno di strutture pubbliche (peraltro tutta da dimostrare) gli israeliani non si sono fermati dinanzi a nulla distruggendo ospedali, scuole, rifugi, mirando chiaramente allo sterminio di massa in perfetto stile shoah ma motivandolo biecamente come difesa di stato contro hamas.
 
Considerando quest’infame e disumana tattica israeliana sorgono forti dubbi sulla grande capacità del mossad nel rintracciare ovunque (anche in altri stati lontani dalla Palestina) elementi di hamas e di non aver fatto nulla però in quel maledetto 7 ottobre del 2023 … che sia convenuto lasciar fare ad hamas per poi iniziare lo sterminio forse già pianificato? Sono dubbi certamente, ma spesso il complottismo ha forti basi di verità.

Autore dell'articolo: Santokenonsuda

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