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L’immancabile “puffo nero” è sempre “a caccia” di armi e attrezzature da guerra; poi, quando gliele danno, digrignando i dentini, firma le bombe destinate a suoi odiati nemici che magari sono altri puffi come lui.
Ma il “puffo nero” guerreggia con le armi degli altri, invia al fronte i figli degli altri, combatte chi “dentro casa sua” non gli concede gratificazioni militari e sobilla tutto il resto del mondo alla guerra saltando qua e là gridando “Gnap gnap!”.
Attenzione al “puffo nero“; è stato morso dalla “Mosca” e ora è diventato aggressivo, furioso, folle, ma soprattutto contagioso e gli altri puffi che lo accontentano, come si fa sempre con i pazzi, non hanno ancora capito che rischiano di essere infettati. La guerra è contagiosa, così come la mancanza di senno … e non serve ritornare sulla Luna per recuperare la ragione, come fece Astolfo per ritrovare la saggezza persa da Orlando, ormai nonostante tutti i viaggi che il povero puffo nero sta facendo, può solo trovare soldi per ricostruire tutti i danni che ha fatto o magari ancora armi per farne degli altri; ma il senno ormai è perduto.
(tratto dalle “storie dei Puffi”, una serie creata dal fumettista belga Peyo)