L’Unione Europea dal 2010 perseguita l’Italia,la Grecia,la Spagna, il Portogallo ed i relativi governi pro-tempore, costringendo i leader politici a strangolare, tartassare e spesso anche ridurre in povertà i propri contribuenti con le più nefande trovate economiche, e tutto questo al fine di far rientrare i paesi meno ricchi del “calderone” del vecchio continente entro le strampalate regole che a suo tempo furono sottoscritte con troppa leggerezza nel momento della affrettata costituzione di questa mostruosità chiamata “Europa Unita”.
Ormai appare pressoché evidente a tutti che la nascita dell’EU, nascosta dietro bellissime e luccicanti motivazioni di natura etica, possa essere stata invece decisa solo per creare un bel po’ di comode e ricche poltrone in quel Parlamento di Strasburgo che detta leggi, amministra potere aggiuntivo rispetto ai parlamenti dei singoli membri, stravolge le economie di decine di nazioni, e soprattutto, con strategie a dir poco schizofreniche, tenta di sostenere una propria valuta in assenza di una vera “banca” dell’unione.
Non è concepibile che in un contesto di “unità” possa esistere ancora qualcuno che digrigni i denti per propri insulsi nazionalismi (vedere Francia di Sarkozy e Germania della Merkel) o che imponga insostenibili sacrifici economici ad intere popolazioni, ridotte così alla fame, accorgendosi solo dopo che queste immolazioni generano solo recessione in quantità industriale, tale da essere perfino “esportata” all’estero (n.d.a.= è una metafora. Usa e Giappone hanno spesso manifestato che una crisi dell’Euro potrebbe causare gravi ricadute anche nel resto del mondo).
Eppure è così. Dopo aver aizzato il signor Monti contro gli Italiani (attenzione solo contro i normali cittadini; Strasburgo si è guardata bene dall’indicare i ricchi politici italiani come obiettivo per la raccolta di denaro), ora il Parlamento Europeo detta una nuova direttiva all’italico governo: ridurre le tasse per favorire la crescita e controbattere la recessione … proprio una idea geniale! Ci voleva il Parlamento di Strasburgo per partorire una strategia di questo tipo!
Insomma: prima la vogliono cotta, poi la vogliono cruda … e Monti ci corre dietro come un levriero dietro la finta lepre di un cinodromo, anzi fa di più!
Dopo una notte insonne si è svegliato l’altro ieri balzando in piedi sul letto con un nuovo ingegnoso progetto: accorpare le festività per farci lavorare qualche giorno in più durante l’anno.
Ė veramente un uomo geniale! Così l’Italia, in quei due/tre giorni riuscirà a produrre mooooolto di più … se poi non riuscirà a vendere nulla a causa della concorrenza sleale della Cina e dei paesi emergenti e delle regole europee, che impongono prodotti comunitari all’interno del nostro mercato interno, questa è tutta un’altra storia!
Se non è follia questa! ….