Si approssima il Natale e, considerando l’andamento della nostra vita in quest’ultimo periodo, riteniamo ancor più necessario e doveroso che nel passato, porgere i nostri auguri a tutti gli Italiani (ma solo a quelli con la I maiuscola).
Non auguriamo nulla invece agli italiani con la i minuscola. Anzi siamo noi ad augurarci di non averli più tra i piedi negli anni a venire.
Ma chi sono gli italiani “minuscoli”?
Sono quelli che si credono “maiuscoli” senza esserlo; sono quelli che hanno venduto l’anima e la dignità per un briciolo di potere, sono quelli che ti guardano dall’alto pur essendo nani (e di nani che si credono “onnipotenti” ne è piena la storia moderna), sono quelli che hanno rubato di tutto e a tutti semplicemente stando con le mani in tasca (non quella propria ovviamente), sono quelli della “casta”, sono quelli dal comando “occulto”, che stanno nascosti come miserabili vigliacchi nell’ombra e tirano le pietre su un popolo inerme e incapace, ma solo per la grande civiltà che possiede, di rispondere con analoga violenza alle offese subite.
Sono quelli che, pur di ricevere e mantenere incarichi di prestigio, sono disposti ad agire ufficialmente “in prima persona” ma in realtà per conto terzi, sì…proprio quelli lì! Che camminano impettiti solo perché hanno dentro, come le marionette, un braccio alieno che le comanda e le dirige dove vuole il “puparo”.
È un Natale un po’ più triste degli altri, perché povero, quasi in miseria; l’albero è secco e sfoggia una sola “palla” …. ciclopica! La “palla europea”, quella che ci siamo ritrovati tutti legata al piede, proprio come i carcerati, perché tutti i cittadini europei sono ormai condannati a camminare e a “crescere” con questo peso enorme (da leggere come un acronimo: e.norme = norme europee) legato addosso.
Sarà un Natale certamente “austero”, ma quest’aggettivo è alquanto ambiguo, è una sorta di Giano bifronte, un elemento dal doppio e opposto significato. C’è chi lo propone falsamente come “virtuoso” e “morigerato”, quale rimedio unico per tutti gli abusi compiuti nel passato (ma non certo da chi oggi lo sta subendo), ma in realtà è semplicemente “spoglio”, “disadorno”…”poverissimo”.
Io, personalmente, non faccio gli auguri a chi ci ha impoverito per arricchire i soliti “pupari”, a chi continua ad adoperare indegnamente la parola “equità” pur sapendo, in malafede, che di “equo” in quest’Italia di inizio secolo non c’è assolutamente nulla.
Mi inchino invece, e non di certo come Schettino, alla maestosa dignità di chi affronterà questo Natale con pochi euro in tasca e che, senza delinquere, prostituirsi o elemosinare, riuscirà a superare queste festività con il coraggio e l’onore che caratterizza la gente perbene, gli Italiani onesti, i veri eroi del terzo millennio.
Auguri a Voi …. soltanto a Voi!
4 commenti su “Equo natal ….”
Rino P.
(04/12/2012 - 18:13)Condivido ogni parola. 🙂
Salvo A.
(05/12/2012 - 15:34)Grazie Sergio! E’ un articolo davvero shokkante! Complimenti!
Salvio G.
(05/12/2012 - 19:51)Condividete tutti questo post forse renderà le idee un po più chiare a qualcuno …!
Nicolo D.
(06/12/2012 - 19:11)Condivido gli auguri agli Italiani onesti e il disprezzo per i cialtroni che hanno impoverito l’Italia.