Spending review: E’ morto Emilio Colombo

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Cinico News” – Proseguiamo l’articolo del 7 maggio 2013 nel quale abbiamo presentato la morte di Andreotti (a 93 anni) come un risparmio per la Repubblica Italiana, in quanto naturale eliminazione di uno dei residui vitalizi di “senatore a vita” che ancora si attaccano all’interno delle casse statali come fossero sanguisughe per questi “salassi” definiti prestigiosi.  Ieri è morto anche Emilio Colombo  (anche lui a 93 anni, sembra che questa sia l’età stabilita dall’ISTAT come “aspettativa di morte” per i “senatori a vita”).

Ora sono rimasti in due:

–       Carlo Azelio Ciampi  (anni  93 … vi dice qualcosa?)

–       Mario Monti   (anni 70)

Nella speranza che a Napolitano non venga qualche altra brillante idea, come quella che ha avuto ultimamente nei confronti di Mario Monti, la “spesa pubblica” ha avuto in pochi mesi l’inaspettato e gradito beneficio di un dimezzamento del sostanzioso onere mensile relativo ai “senatori a vita”.

A meno di superiori interventi divini il signor Monti dovrebbe quindi restare a “carico” del popolo italiano per altri 23 anni (dicansi 23), sempre nell’ottica ISTAT dei 93 anni come limite massimo “stabilito” dalla legge umana, ed evidentemente anche ultraterrena, per coloro che sono stati fregiati con questa “ambita etichetta” dai vari Presidenti della Repubblica pro-tempore.

Vi sono pertanto buone probabilità che, a breve, il signor Monti possa restare da solo a rivestire questo “gravoso” incarico aggiuntivo (aggiuntivo come il conseguente reddito per i suoi incassi mensili, che già beneficiano di ben altre corpose indennità, vitalizi, pensioni, ecc. ecc.).

Non vorremmo però che questa “solitudine” alla lunga possa risultargli nociva … gli vogliamo tanto bene!

Chiediamo dunque al Presidente Napolitano, proprio per non lasciar solo il “povero” Monti, di abolire una volta per tutte questo ruolo dalla faccia della Terra dove alloggia la Repubblica Italiana.

La vita, specialmente per questo genere di senatori è molto lunga, ma demenza senile, halzeimer, stolidaggine, confusione mentale, arteriosclerosi ecc. ecc. stanno in agguato nei cervelli degli ultra ottantenni, che comunque, qualsiasi legge pensionistica si voglia imporre, a quell’età (ma anche prima) DEVONO ANDARE A CASA A RIPOSARSI (dove, tra l’altro, stanno comunque, pur risultando in Parlamento a “lavorare”); che senso ha strapagare un individuo che non può più essere in  grado di “produrre” nulla in un paese che non ha i soldi per dare un reddito minimo a metà della sua popolazione?  

Dubitando che la correttezza e il coraggio che hanno portato Papa Benedetto XVI a dimettersi possano costituire parte integrante del DNA del signor Monti, unica soluzione possibile al riguardo appare proprio l’abolizione costituzionale di questo vecchio, inutile e pernicioso ruolo istituzionale.

I partiti, le associazioni, i gruppi facebook, l’intera rete e i singoli tutti, si attivino dunque per raccogliere firme e proporre un referendum al riguardo in assenza di interventi specifici da parte del Governo, dei politici e del Presidente della Repubblica.

Autore dell'articolo: admin

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