Ormai sembra proprio acclarato che la poltrona che permette il comodo presenziare in parlamento del ministro dell’economia e delle finanze è infestata da un pericolosissimo virus che si trasmette da un individuo all’altro. In pratica ogni essere politico con la delega all’economia, non appena appone il suo onorevole sedere sul micidiale velluto rosso di quella maledetta sedia, viene immediatamente contagiato dal terribile microrganismo.
Lo chiamano “redvelvetbottomvirus” o, più semplicemente “mindretrovirus“, ed è a dir poco micidiale, basta una sola “seduta” per trasmettere, dal velluto della poltrona al posteriore ministeriale, le caratteristiche antigeniche del virione che in seguito invadono interamente il nuovo ospite infettato.
I poveri individui si ammalano così di una sorta di “demenza” accompagnata da deliri irrazionali e “stato” confusionale.
Non c’è via di scampo, vengono proprio contagiati inesorabilmente tutti i fruitori di quella poltrona, e talvolta anche il vicino scranno dove siede il ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Il parassita passa dal predecessore al suo erede istituzionale, senza soluzione di continuità.
La ricerca scientifica però negli anni è andata avanti ed è stata scoperta una caratteristica comune che rende più deboli al contagio gli individui che la possiedono: i più predisposti sono i laureati in economia provenienti da università italiane (bocconi e sapienza in primis).
Ultimo nella lista degli infettati è stato Padoan Schioppa…. no, scusate, ho confuso con un altro malato precedente, quello in argomento è Padoan Pier Carlo. Anche lui, come i suoi predecessori, si è presentato come un normale amministratore della “cosa pubblica”, poi il suo particolare titolo accademico (quello di economista), che lo ha reso come negli altri casi troppo sensibile al virus, e la sua prima seduta sullo scranno parlamentare lo hanno fatto ammalare.
Il povero ministro ha iniziato da qualche giorno a “straparlare“, a ripetere a “bocca di pappagallo” le stesse incoerenti sciocchezze degli economisti infettati durante i precedenti governi.
Ultima in ordine di tempo, fra le demenziali dichiarazioni, è stata quella sull’aumento dell’età pensionabile; nonostante gli enormi passi indietro in tal senso fatti dalla Germania e da altre nazioni europee, convinte dal fallimento di questa balorda corrente di pensiero, in voga in Italia fra il 2011 e il 2012, e dagli enormi danni all’economia prodotti dagli effetti collaterali come nel caso “esodati” e in quello “disoccupazione giovanile“, il povero Padoan, colpito in pieno dal virus-killer, va in senso opposto… vorrebbe aumentare ancora l’età pensionabile rispetto alla cosiddetta “legge monti-fornero“, universalmente conosciuta come il più paradossale e sconclusionato provvedimento legislativo varato da un governo civile del vecchio continente dal dopo-guerra in poi.
Padoan ha emesso la sua allucinante dichiarazione sulle pensioni accoppiandola ad altra pazzesca esternazione che descrive le prossime tasse, in arrivo sulle teste dei proprietari e affittuari di immobili italiani, come meno care di quelle pagate nel 2012, giustificandone quindi l’applicazione, nonostante gli effetti recessivi che il continuo aumento di pressione fiscale ha generato nel nostro paese.
Ma per lui, in conseguenza dell’attacco del retrovirus, la pressione fiscale sta diminuendo e gli effetti di queste riforme miglioreranno le performance dell’economia italiana.
Ma curatelo! Sottoponetelo a tonnellate di antibiotici, a litri di perette a base di antivirali, a massicce terapie immunitarie, a disintossicanti al napalm … l’Italia non può permettersi ancora ministri che straparlano in preda alle allucinazioni.
Occorre serenità, logica, coerenza… non possiamo seguire sempre le direttive dell’europa e quando qualcuno va fuori di testa fare l’esatto opposto.
E per il futuro, per quanto possa sembrare assurdo, teniamo lontani gli economisti dai dicasteri dell’economia e del lavoro, il delirio di onnipotenza indotto dal virus li rende i meno adatti a ricoprire questo ruolo.