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007, Segolene Royal – La concordia naufragata

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I morti del Mar Mediterraneo sono tutti e solo un problema dell’Italia.

Che importanza può avere se si tratta di migranti africani, magari provenienti da ex-colonie francesi, o di vittime del naufragio della Concordia, si tratta di decessi avvenuti entro i “confini” italiani, quindi le altre nazioni della “comunità europea” si voltano dall’altro lato, se ne disinteressano totalmente … potremmo dire: “segolene royal” (si fanno una “sega reale”).

La comunità europea ha altro a cui pensare: al pil, allo spread, all’euro (maledetto che sia!), alla crescita, al rigore, ai debiti pubblici dei paesi membri (accumulati magari nei 50 anni precedenti alla nascita dell’unione monetaria)… i morti sono un “plus”, un “fastidioso” contrattempo che nazioni come germania e francia non hanno né il tempo né la volontà di risolvere, ci deve pensare l’Italia.

Però, … però… l’attenzione nazionalistica (ma come? Non dovevano essere banditi i nazionalismi nella “comunità europea”?) su possibili preoccupazioni in termini di controllo dei confini territoriali (ma come? Non dovevano essere aboliti, all’interno della “comunità europea”, i “confini territoriali” come si intendevano una volta?) fa parte dei “doveri” dei rappresentanti dei singoli governi europei, specialmente quando si parla proprio dell’Italia.

Ed ecco quindi intervenire una qualunque ségolene royal, (stavolta si tratta del nome e cognome del ministro francese dell’Ecologia) che, forse per dimostrare al suo popolo di fare “al meglio” il suo lavoro, ha fatto presente che “vigilerà” sul transito del relitto della Costa Concordia al largo della Corsica, dichiarando persino: <anche il minimo inquinamento non sarà tollerato>.

Lasciamo perdere il “tono” mussoliniano da “spezzeremo le reni alla Grecia”, che già di per se dipinge il personaggio con tutte le sue ridicole sfaccettature, stendiamo anche un velo pietoso sul fatto che quello che aveva minacciato ha in effetti eseguito, presentandosi a bordo della nave militare Jason ai confini delle acque territoriali francesi (ma non dovrebbero essere tutte “europee” le acque del Mediterraneo?), chiudiamo un occhio (tanto non ce ne frega nulla) sul fatto che per questa sua “attenta osservazione” al passaggio della nave il governo francese ha sborsato una enormità, tutti soldi che potevano essere utilizzati con scopi ben più validi; ma non si può certo tacere sull’incredibile arroganza manifestata dal personaggio politico verso l’intera nazione italiana impegnata a risolvere una serie di problemi mediterranei che non sono affatto una “esclusiva” del nostro paese.

La Concordia peraltro è stata svuotata di tutto il carburante già nel periodo immediatamente successivo al suo drammatico naufragio, proprio per non inquinare l’Isola del Giglio; inoltre tutte le parti mobili presenti nel relitto sono state rimosse prima della partenza e quello che resta della nave è in viaggio solo perché trascinato da altri mezzi nautici…. ma come diavolo potrebbe inquinare?  E per evitare che qualche “molecola” possa cadere in mare occorre proprio la presenza in loco di un ministro?

Più volte l’Italia ha tentato di “collegarsi” con le sinapsi di ségolene royal nel tentativo di farle capire che il percorso verso Genova non passa di certo dalle acque territoriali francesi ma si tratta di una rotta TOTALMENTE ITALIANA, ma è stato tutto inutile, l’obiettivo principale del ministro transalpino era farsi notare, era mettersi in mezzo nella questione per mostrare il suo “grande senso di responsabilità”.
L ‘omologo ministro italiano, Gian Luca Galletti, a un certo punto ha dichiarato: << I francesi stiano tranquilli, il nostro obiettivo primario è tutelare il nostro mare, cui teniamo molto, anche più di loro, e speriamo che anche loro facciano la loro parte. Noi abbiamo fatto l’operazione in massima trasparenza, non voglio fare polemica, ma dico solo che questa rotta è conosciuta da anni e il trasporto a Genova da alcuni mesi: loro hanno chiesto precisazioni e noi gliele abbiamo date tutte>>.

La precisazione di Galletti sul “nostro mare” è molto importante, perché il Mediterraneo non può essere solo nostro quando vi annegano centinaia di migranti africani o quando vi avvengono disgrazie come quella della Concordia che, contrariamente a quanto indica il suo nome, ha dimostrato quanto l’europa “unita” rappresenti invece il suo esatto opposto; altro che comunità, che amicizia, che solidarietà… che concordia! Ogni paese europeo si dimostra costantemente ostile nei confronti degli altri membri, persino quando non ce n’è assolutamente motivo, come in questo caso.

Vorremmo ricordare a “segolene” che la nota tragedia di Ustica è stata sino a oggi coperta purtroppo dal “segreto di stato“, ma sembrerebbe che il nostro attuale governo abbia levato di recente questo vincolo…  e come potremmo metterla, non cara “segolene”, se dovesse venire fuori, confermando le indiscrezioni, che a colpire il nostro aereo, nel nostro mare, fosse stato proprio un missile francese?
Visto che parliamo di inquinamento ti diciamo apertamente: Noi italiani “non tollereremo certo né il minimo inquinamento delle prove (che da tanti anni è stato invece impunemente perpetrato), né che la causa dei nostri morti possa essere estranea alle nostre acque territoriali“.

Autore dell'articolo: admin

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