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Una “porca figura” lasciare i turisti fuori dai musei

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Abbiamo ricevuto una nota di protesta del Responsabile dell’Associazione SiciliaAntica, che riportiamo per intero, in relazione alla chiusura del Museo Archeologico “Baglio Anselmi” di Marsala nel pomeriggio di domenica 10 maggio u.s., nonostante siano state preventivamente concordate le visite di due interi pullman di turisti inglesi e di 130 soci di “SiciliaAntica”.

<< Domenica pomeriggio 200 persone, nonostante avessero avvisato del loro arrivo, trovano il Museo Baglio Anselmi di Marsala chiuso. SiciliAntica: fino a quando dovremmo sopportare l’arroganza di queste persone che sta rovinando i beni culturali e danneggiando l’immagine della Sicilia?

Domenica pomeriggio al Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala circa 130 soci di SiciliAntica, che stavano concludendo un Corso di archeologia Fenicio-Punica, e due pullman di turisti inglesi, nonostante avessero avvisato del loro arrivo, sono rimasti fuori.

L’Associazione aveva informato per tempo la propria presenza anche se era stata avvertita che poteva, per mancanza di personale, visitare solo metà del Museo, ovvero la sala dove era conservata la nave punica.  Ma quando arriva trova un’amara sorpresa: non è possibile visitare nemmeno la metà del Museo. Il portone è chiuso. I tre custodi, uno dei quali si atteggiava a leader del gruppo e si vantava di rappresentare il sindacato, tira fuori una disposizione di servizio in cui si precisa che il Museo è chiuso di domenica perchè l’Assessorato aveva deciso quali strutture  aprire e quali no, e siccome il Baglio Anselmi non era tra queste, non era stato concesso nessuno straordinario, di conseguenza nessuna apertura.

L’associazione precisa di aver comunicato il proprio arrivo alla direttrice e chiede di contattarla telefonicamente. Ne segue una conversazione in cui la direttrice si dimostra disponibile a consentire l’accesso, ma il custode “sindacalizzato” afferma che se veramente voleva farci entrare doveva venire lei personalmente. Poi precisava che la direttrice aveva alla fine affermato: “Fate voi!”. A questo punto sempre lo stesso custode comunica che loro non apriranno perché c’è un altro regolamento che prevede che con tre persone non si può aprire. Morale della favola: in tre non possono aprire nemmeno la sala di un Museo adiacente all’ingresso.

Tutto ciò è vergognoso. Forse se i custodi venissero pagati proporzionalmente a quanti turisti varcano la porta di un Museo,  sarebbero meno fiscali. Invece si è permesso a taluni soggetti di spadroneggiare nei nostri musei e nelle nostre aree archeologiche procurando danni all’erario anche in questo momento di particolare difficoltà economica.

Fino a quando dovremmo sopportare l’arroganza di queste persone che sta rovinando i beni culturali e danneggiando l’immagine della Sicilia? >>

Nella foto in alto sono visibili i turisti e i membri dell’Associazione SiciliaAntica davanti al Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala chiuso per ….. mancanza di “straordinario”.

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C’è da restare attoniti dinanzi a questo “scempio”.  E non è il primo caso; ricordate quel concerto interrotto improvvisamente dai custodi perché era giunta l’ora di chiusura del teatro?

Quello a cui assistiamo giornalmente è proprio lo specchio dei nostri tempi; un’epoca di contaddizioni continue nella quale lo stato priva i lavoratori dei loro sacrosanti diritti e rende più facili i licenziamenti, ma dove, contemporaneamente, “certi” impiegati statali si arroccano su posizioni sindacali divenute ormai anacronistiche in un’ottica sociale di competitività e di rischi strettamente connessi al mantenimento del posto di lavoro.

L’immagine che una Regione da all’esterno è fondamentale per garantire buoni flussi di benefici derivanti dal turismo, e tutti gli operatori del settore, custodi compresi, dovrebbero capire che atteggiamenti “striminziti”, tendenti a garantire solo obsoleti tornaconti personali, non garantiscono di certo il mantenimento dell’interesse per la nostra terra da parte di visitatori disposti a fare centinaia o migliaia di chilometri per vedere dal vivo i nostri beni culturali.

In poche parole, signori impiegati e dirigenti regionali, lasciare in mezzo alla strada centinaia di turisti e tenere chiuso un museo (per una banalità come quella del pagamento di 2/3 ore di straordinario per un paio di custodi), potrebbe generare ripercussioni negative per l’immagine della Sicilia tanto gravi da far desistere i turisti, nel prossimo futuro, dal mettere piede sulla nostra terra, con tutte le ovvie conseguenze economiche derivanti.  Gli operatori culturali tutti, dall’ultimo impiegato al primo dirigente, devono dare priorità assoluta agli ospiti in visita ai nostri beni, perché ne sono i fruitori unici e perché costituiscono la fonte principale dei guadagni per l’intero settore e quindi anche dei redditi mensili per gli impiegati e i dirigenti regionali ….. senza turisti potreste anche cambiare lavoro!

Autore dell'articolo: admin

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