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I libri partoriti dalla morte

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L’ex capitano della Costa Concordia, francesco schettino, condannato a 16 anni di carcere, ha scritto un libro insieme a una sua grande amica intitolato “Le verità sommerse”.

La casa editrice che ha avuto la faccia tosta di pubblicarlo ha presentato questo “capolavoro” a Meta di Sorrento, e pensate che c’erano pure spettatori, qualcuno dei quali ha perfino chiesto l’autografo al “celebre” navigatore.

Il solito infame business sulle tragedie realizzato dai protagonisti che ne sono stati causa principale.

Seguiranno i libri di Cosima e Sabrina sull’omicidio di Sarah Scazzi, quello di Amanda Knox sulla morte di Meredith Kercher e quello di Salvatore Parolisi sull’uccisione della moglie Melania Rea. Poi, se condannato, scriverà anche Massimo Bossetti la sua storia su Yara Gambirasio ……. e “tutti” a correre in libreria; ma perché? …. ma volete mettere la perversione di leggere qualcosa partorita direttamente dalle menti malate di chi, per caso o per propria volontà, ha passeggiato a braccetto con la morte?
Ma in che razza di società viviamo!

La verità è che l’Italia è stata invasa dai cefalopodi, strani esseri che hanno il cervello, o quel poco che non si è atrofizzato, posto esclusivamente nei piedi, e con i piedi quindi sono costretti a ragionare.
Ovviamente il business legato a questo tipo di utenza è notevole, ecco perché proliferano partiti politici per cefalopodi, esistono tante cefalopodos edizioni (case editrici), cefalopodoscrittori e soprattutto tanti, ma proprio tanti, lettori decerebrati che leggono per moda e per ipnosi indotta dalla cronaca nera, tutto alla faccia della morale, della correttezza e della giustizia che finisce col premiare killer, carnefici, assassini e mafiosi permettendo il mercimonio delle loro malefatte.

Autore dell'articolo: admin

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