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Primo turno elezioni in Francia: Sarkozy somatizza la sconfitta

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I francesi, a tre settimane dagli attentati di Parigi che hanno causato 130 morti, sono andati alla elezioni. Il primo turno è risultato un successo enorme per il Front National di Marine Le Pen, risultato il primo partito di Francia, superando i Socialisti di Hollande e i Repubblicani di Sarkozy.

 

Oltre 44 milioni di francesi hanno decretato al primo turno una grande sconfitta per l’ex premier Sarkozy, mentre i Socialisti si sono perfino ritirati dal secondo turno nelle regioni vinte dal FN dove il partito della Le Pen ha raccolto, in alcuni casi, oltre il 40%.

Sarkozy l’ha presa proprio male, è sembrato a molti che il marito di Carla Bruni abbia somatizzato la sua sofferenza psichica iniziando a mostrare pubblicamente depressione e  scoraggiamento, fino a dichiarare ai media che “la Francia ha indietreggiato”; come se un voto di protesta e di dissenso verso le vecchie politiche nazionali possa significare esclusivamente una involuzione dell’opinione pubblica francese e non una piena presa di coscienza del grande malessere nazionale.

Da quel momento, e fino alla conclusione dei successivi ballottaggi, è iniziato così il solito “tiro a bersaglio” psicologico, stavolta contro il Front National, che caratterizza ormai tutte le campagne politiche negli Usa (patria di questa tattica di “lavaggio del cervello” nei confronti degli elettori) e in Europa quando un partito è in difficoltà rispetto ad un altro.

Si palesano “guerre civili”, spauracchi di similitudini hitleriane, rischi di “cataclismi politici” che potrebbero innescare fantomatiche crisi insanabili all’interno della conduzione dell’intero paese … insomma tutta una serie di fantasie più o meno leali dal punto di vista morale che, purtroppo, il Popolo (di qualunque nazione) non è ancora capace di vagliare a sufficienza, restandone così sempre troppo influenzato.  Inutile ricordare tutti i paragoni e i messaggi più o meno subliminali con i quali sono state impostate in Italia certe campagne elettorali.

La realtà è che ormai, scimmiottando come sempre gli americani in tutte le loro peggiori “iniziative”, nella intera Europa non si riesce più a proporre con lealtà agli elettori una propria politica che esuli dalle offese e dal discredito nei confronti degli avversari.

Autore dell'articolo: Iron Icman

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