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Il crac e le cricche di ricchi

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L’anno scorso in un’intervista concessa al blog “Byoblu“, e poi riportata anche da “JedaNews” (cliccate qui per leggere l’articolo e visionare il relativo filmato), Nino Galloni, economista, docente e ricercatore universitario, nonché manager pubblico e dirigente statale, ha cercato di spiegare i ripetuti attacchi della comunità europea contro l’Italia indicando Andreatta e Ciampi come i primi responsabili della discesa precipitosa dell’Italia in ambito economico.

Sì, ma ad adreatta e ciampi occorre aggiungere anche altri “soldatini” che hanno contribuito alla schiavizzazione dell’Italia e alla perdita della sovranità nazionale.

Nell’ambito delle privatizzazioni coatte che hanno “privato” lo Stato Italiano delle proprie risorse economiche occorre ricordare anche amato, prodi, de benedetti, draghi ecc. ecc. perché privatizzare era proprio il modo più semplice per distruggere la capacità finanziaria della nostra Nazione sottomettendola all’europazza di Maastricht e favorendo faziosamente specifiche “cricche di ricchi“.

Venuta meno la possibilità di stampare moneta e gestire direttamente le risorse economiche, concesse quasi interamente ai privati e soprattutto alle banche, lo Stato Italiano è dovuto ricorrere ai tagli alla spesa pubblica, ad aumenti continui delle tasse e alla persecuzione fiscale contro la popolazione; in questa seconda fase si sono contraddistinti altri pupi della combriccola europea, come: napolitano (ricordiamo ancora i suoi continui “moniti” per farci stringere la cinghia e non farci “cadere nell’abisso”, mentre lui starnazzava nell’oro come Paperon de’ Paperoni), monti e renzi.

Insomma se siamo a questo punto lo dobbiamo esclusivamente a certi personaggi del mondo della politica e dell’imprenditoria italiana che nel tempo si sono venduti al “disegno” di un certo sistema di potere

Autore dell'articolo: admin

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