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I fantasmi dell’opera

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Questo è uno dei tanti problemi occulti della nostra disgraziata nazione.

In qualsiasi settore di lavoro c’è sempre qualcuno disponibile a proporsi come rimpiazzo sottopagato di colleghi assenti, malati o con le braccia incrociate per sacrosante rivendicazioni salariali.

In ambito scolastico, per esempio, (cliccate qui per leggere uno dei relativi articoli al riguardo) si parla della “sindrome del missionario o della crocerossina” per criticare coloro che, con l’alibi di far del bene agli utenti finali (che possono essere gli studenti o i clienti delle varie aziende datrici di lavoro), accettano di tutto pur di sostituirsi ad altri colleghi in lotta per il recupero dei diritti persi dall’arroganza dei governi degli ultimi anni e dalla infame “moda” dello sfruttamento che si è diffusa nel mondo più di quanto ha fatto il covid19.

In sostanza in Italia MANCA TOTALMENTE LA COESIONE FRA LAVORATORI, e non si tratta certo del rispetto delle “distanze” imposte per il coronavirus, piuttosto è una forma mentis demenziale che aumenta le distanze ideologiche non fisiche e che può solo arrecare danni a tutte le categorie dei lavoratori. Per avere l’esempio contrario basta guardare in Francia.

Evidenziamo una frase stralciata dall’articolo segnalato in precedenza: “vige la totale incapacità dei lavoratori di gridare e di lottare insieme per i propri diritti“.

In tutto questo i sindacati negli ultimi anni hanno fatto solo la parte dei fantasmi dell’opera, appaiono a fianco dei lavoratori e si manifestano disponibili a supportare le loro rivendicazioni, ma sono solo inconsistenti ectoplasmi che organizzano qualche rappresentazione teatrale di poche ore per poi sparire nell’ombra del sistema di potere che oscura qualsiasi protesta popolare.

Se i diritti dei lavoratori non sono morti, si può dire però che sono in avanzata agonia.

 
 

Autore dell'articolo: admin

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