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Li chiamano “paesi frugali” … ma chi ha pensato di collegare il termine “frugale” a un certo tipo di condotta politica meschina, gretta e opportunista?
Chiunque sia stato non conosce bene il corretto significato della parola “frugale”.
In lingua ITALIANA frugale vuol dire: sobrio, parco NEL MANGIARE E NEL BERE.
Dunque, a parte che sembra più adatto parlare di “sobrietà” per indicare l’esatto contrario, l’aggettivo va applicato SOLO NEL CASO DI ALIMENTAZIONE MODERATA E NON ABBONDANTE; cosa c’entra quindi la politica con il vitto dei personaggi che attualmente hanno il potere in queste nazioni “europee” (si fa per dire)?
Ma siamo in Italia e, come sempre, al primo stupido neologismo che per moda viene a galla (vedi petaloso) o alla prima bestemmia linguistica, utilizzata magari per una traduzione errata, si scatena l’emulazione totale e NESSUNO riesce più a scrollarsi dalla penna o dalla lingua la nuova paroletta tanto di moda.
Noi continueremo a chiamare questo tipo di politica: gretta, micragnosa, miope, pidocchiosa, ottusa, ristretta, limitata, ingenerosa, sterile, avara … ecc. ecc., vedete quante varianti esistono nella lingua italiana?
Voi comunque, appassionati come siete dei termini coniati dai media e dai social, continuate pure a parlare di “paesi frugali”, l’ignoranza cammina a braccetto con la moda.