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La siccità sta nelle teste dei potenti del mondo

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Avete mai pensato che certi problemi mondiali possono essere facilmente risolvibili proprio da coloro che li hanno generati? Guerre, carestie, povertà non ci cadono di sopra come cataclismi naturali, sono piuttosto frutto della perversità umana.

Recentemente i giornalisti di mezzo mondo si sperticano in sproloqui magniloquenti per segnalare la grande piaga dell’arsura delle terre africane ma anche di quelle nostrane. E giù con servizi sui tg, con le solite interviste propagandistiche dei politici, con i consueti drammatici video accompagnati da prosaici testi di giornalisti che si ritengono poeti mancati … ma a chi si rivolge quest’ampollosa e retorica informazione mediatica? Alla solita massa di utenti alla quale occorre assolutamente “lavare il cervello”, e in questo caso per giunta risparmiando il più possibile l’acqua.

Ti dicono di lavarti i denti con l’acqua utilizzata per fare la pasta, di pulirti il culo con l’acqua raccolta dopo aver lavato la verdura, di riutilizzare l’acqua di condensa dei condizionatori per pulire i pavimenti, di scaricare lo sciacquone del bagno una volta ogni trenta giorni … insomma di tutto di più. Ma soprattutto inteneriscono i cuori con immagini di bimbi africani denutriti e assetati per raccogliere fondi da utilizzare in Africa per portare l’acqua dove non c’è. Ma credete veramente che alle associazioni private per risolvere un problema del genere bastino due euro cadauno anche se raccolti dalle tasche di qualche milione di cittadini?

Ben diciassette Paesi, fra il Nord Africa e il Medio Oriente sono sotto i limiti minimi legati al consumo d’acqua, e la soluzione potenziale di tutto questo non sta di certo nella beneficenza popolare che può far ben poco rispetto all’enormità della forza economica delle nazioni più industrializzate al mondo che invece gettano al vento quantità astronomiche di denaro per armarsi e portare guerre ovunque sul pianeta (gli USA e la Russia soprattutto).

La vera siccità sta nelle teste bacate dei capi di governo e dei politici di queste nazioni (Europa compresa), invece di blaterare e spendere denaro per alimentare gli infami guadagni delle lobby delle armi e lasciar fare alla solidarietà delle masse popolari, debitamente sensibilizzate al riguardo dai media, le enormi capacità economiche delle nazioni più potenti del Pianeta dovrebbero essere incanalate verso investimenti utili all’umanità.

Per fare due esempi: lo Stato di Israele ha ideato e realizzato ben cinque grandi impianti di desalinizzazione (Ashkelon, Palmahim, Hadera, Soreq, Ashdod) arrivando a produrre con la tecnica dell’osmosi inversa oltre il 40% del fabbisogno di acqua potabile, gli USA nel frattempo hanno avuto una crescita del 30% in questo settore, ma entrambi questi stati hanno investito in questo campo solo sul loro territorio nazionale, immaginate cosa potrebbero fare per il Pianeta Terra aiutando i Paesi più bisognosi invece di sperperare le loro smisurate forze economiche in assurdi conflitti di predominio.

Attualmente nel mondo vengono riutilizzati più di 200 milioni di acqua al giorno ed esistono oltre 20.000 impianti di dissalazione, tra l’altro la tecnologia a osmosi inversa, pur producendo meno acqua potabile, ha un minore impatto sull’ambiente in quanto abbatte notevolmente la problematica della salamoia tossica generata con le tecnologie precedenti.

Ritenete che sia corretto che i soldi necessari agli aiuti alle popolazioni in difficoltà siano raccolti col contagocce della beneficenza privata, che spesso in passato hanno anche generato perfide truffe dei soliti intrallazzatori, e non con gli interventi mirati dei potenti del mondo?

 

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

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