Il tg1 sempre più in basso in tutto:
nella scelta delle “notizie da prima pagina“, nel commentare gli eventi in modalità “lecchino governativo“, nei collegamenti esterni con “reportastri” (reporter da strapazzo), nella lettura del gobbo con le punteggiature sbagliate espresse nei momenti sbagliati, nell’omettere o censurare le notizie scomode per certa politica, nel voler intervistare pervicacemente i parenti stretti delle vittime di gravi fatti di cronaca o i loro vicini di casa che, parlando degli assassini, commentano regolarmente “ma è stato sempre un bravo ragazzo!“, insomma la peggiore informazione in tutta europa, e forse anche nel resto del mondo.
Oggi (14 aprile 2025), per fare un esempio, la PRIMA notizia del tg1 delle 13,30 è stata quella dell’ultimo infame bombardamento russo commentato nel sommario con una scritta a caratteri cubitali: “STRAGE DI BAMBINI“. Umanamente parlando, la morte anche di un solo bambino è una tragedia immane, ma un telegiornale di una televisione pubblica dovrebbe adottare parole moralmente corrette nel commentare certi fatti, soprattutto considerando che, nonostante i bambini uccisi in Palestina il 18 marzo a causa dei bombardamenti israeliani siano stati 130, il tg1 ha fortemente stigmatizzato quella notizia e non ha utilizzato nell’occasione la stessa frase (strage di bambini) adottata per l’ultimo bombardamento russo che ha causato invece la morte di 2 bambini.
Un peso e due misure dunque nei commenti dei “giornalastri” del tg1 che hanno evidentemente “l’obbligo” di ridurre al massimo le esegesi sulle stragi di netamiaumiau & c., amplificando invece il più possibile quelle russe … d’altra parte il babau che ci costringerà al “kit di sopravvivenza” è proprio la russia.
L’ossevazione finale del servizio del tg1 che vi abbiamo segnalato, a esempio di tanta difformità nell’informazione pubblica, si è concluso all’incirca così: “i bambini uccisi dai russi dagli inizi della guerra in ucraina sono stati oltre 600” … per uniformità andrebbe aggiunta però la frase: “i bambini uccisi dagli istraeliani in Palestina dagli inizi della guerra nella Striscia di Gaza sono stati oltre 15.000” … ma questa frase probabilmente non la sentirete dire mai al tg1, forse perché parte delle armi che hanno compiuto quella STRAGE (leggasi anche genocidio) sono arrivate dall’Italia e il nostro governo, quando sente parlare di Palestina, forse per vergogna (vogliamo essere buoni) si volta dall’altra parte.