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Vaffanculo

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Per tre volte preso per il culo, per tre volte colpito da tre fattori contro i quali non si può lottare: sfortuna, combine, soldi.


Ora voglio prendermi la rivincita,  E t’ho mandato definitivamente a “fare in culo”.

Sarà pure il vecchio discorso che Esopo fece fare alla volpe quando non riuscì a cogliere l’uva, sarà la delusione che partorisce rabbia, sarà che il destino è conformista e non vuole assolutamente che almeno una volta nella storia si ripeta la vittoria di Davide su Golia, ma sta di fatto che ormai contro questa maledetta Coppa Italia da Palermo sale una voce unica e forte: VAFFANCULO.
 
Vaffanculo perché al signor Moratti piace “vincere facile” con centinaia di milioni di euro elargiti ai quattro venti e in quattro continenti pur di acquisire i migliori giocatori di calcio esistenti nel mondo; vaffanculo perché nonostante tre finali dominate ci ritroviamo con “Zero tituli”, vaffanculo perché solo scendendo a patti col diavolo potremmo avere quel briciolo di fortuna in più per poter raggiungere questo traguardo.
 
Quello che le grandi menti del calcio chiamano “cinismo” in realtà è solo un immenso, sproporzionato, stratosferico culo.
Chi ha visto la finale di Coppa Italia di quest’anno può capire di cosa sto parlando. Il cinismo potrebbe essere considerato solo nel caso in cui il vincitore avesse giocato come il gatto fa col topo, cincischiando per contenere e colpendo in contropiede, ma non è stato assolutamente così; l’Inter ha sofferto la pressione del Palermo ed ha segnato solo in seguito a tre errori che potevano anche non arrivare e sui quali la squadra milanese non poteva di certo contare con certezza….quindi mi ripeto…solo CULO e Sant’Eto’o…..CULO e Sant’Eto’o.
 
Il Palermo,  nonostante i 24 anni di media dei suoi giocatori, ha dominato la partita; nel primo tempo sino al primo gol di Samuel Eto’o, scaturito peraltro da un errore difensivo dei siciliani, in campo c’è stata una sola squadra. Sino al ventesimo del secondo tempo l’Inter non è riuscita a controbattere alle azioni del Palermo che ha tirato in porta almeno una decina di volte, sfiorando la rete in almeno tre occasioni. Il secondo ed il terzo gol dei “fenomeni” multimilionari di Moratti sono arrivati in seguito ai già citati errori difensivi.
 
Ma è andata così anche nel 1974…ricordate le azioni devastanti del Palermo con Barbana, Magistrelli e Favalli?  I pali e le traverse che il cornuto destino decise di mettere in mezzo fra gli attacchi del Palermo ed un’altra rete, dopo la prima, che avrebbe chiuso i giochi con quel Bologna, più blasonato, che doveva invece vincere a tutti i costi?  Ricordate quell’arbitro Gonella che si aggiunse al destino concedendo un recupero di alcuni minuti, quando ancora non era stato inventato istituzionalmente, ed un rigore totalmente inesistente pur di far pareggiare il Bologna?  I tempi supplementari e la traversa di Favalli ai rigori rientrano perfettamente nella “maledizione della Coppa Italia”, anche se in quell’occasione alla cornuta iella si aggiunse un altro cornuto…il destino intendo.
 
Non parliamo del 1979, della finale con la Juventus: altra partita, altra beffa negli ultimi minuti.
 
Quindi ora, alla terza presa per il culo, il tifoso palermitano può dirti solo una cosa, maldetta Coppa: TIM ando un enorme VAF FAN CULO.
In compenso però sono proprio i tifosi del Palermo ad aver vinto la FAN CUP per il migliore, più sincero e leale tifo sportivo visto in Italia negli ultimi vent’anni.
 
Più che mai FORZA PALERMO !! 

Autore dell'articolo: Sergio Figuccia

3 commenti su “Vaffanculo

    Sergio

    (25/07/2011 - 20:21)

    SantEtoo

    L’avevo detto che l’Inter avrebbe fatto Santo il buon Eto’o dopo la finale della Coppa Italia 2011!!
    Avevo parlato di Sant’Eto’o nell’articolo del 30 maggio 2011…ed ora a luglio ecco la santificazione che avevo previsto.
    Nella foto in alto potete vedere Sant’Eto’o mentre ascende in SKY.
    Miracoli della pubblicità!!

    Monica

    (25/07/2011 - 21:53)

    Cmq l’Inter non ha rubato nulla

    Sergio

    (25/07/2011 - 22:10)

    Certamente! Mai detto che l’Inter ha rubato qualcosa in questa finale di Coppa Italia.
    Ma i suoi meriti sono legati soprattutto alla straordina classe di certi suoi giocatori (Eto’o su tutti), alla iella che perseguita il Palermo in queste benedette finali (di qua il “v********o” – immagina come poteva finire se anche una delle occasioni mancate dal Palermo fosse finita invece nella porta dell’Inter) e al fatto innegabile che almeno 4 squadre di calcio in Italia possono beneficiare di grandissimi patrimoni economici a copertura di acquisti di giocatori dell’elite mondiale.
    Tutto questo ha giocato e gioca contro squadre, come il Palermo, ben allestite, competitive, ma senza quel quid che le fa diventare vincenti.
    Alla lunga, nei 90 minuti, questi fattori sono sempre stati deleteri e l’Inter quest’anno, anche senza rubare nulla, s’è ritrovata il titolo in mano, proprio come era accaduto in passato con la Juventus….per il Bologna invece è tutta un’altra storia.

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