La celebre Croce di Malta sino a oggi è stato un simbolo di origine bizantina carico di significati umani e morali. Oggi, purtroppo, rappresenta uno dei più gravi tormenti dell’intero Mediterraneo, una croce, appunto.
E non vale neanche l’accoppiata con la parola “delizia”, perché di delizie Malta non ne da; è solo una pesante croce che l’Unione Europea, della quale essa fa parte, si trascina a forza su questo terribile calvario che è il Mar Mediterraneo.
E’ uno dei più piccoli stati al mondo, di appena 316 Km² e con soli 370.000 abitanti, quanti ne ha Firenze, eppure riesce a essere pernicioso, aggressivo, arrogante e incivile al pari della germania del terzo reich.
Dopo aver sparato, nel recente passato, contro i barconi carichi di disperati migranti africani, il governo maltese ha deciso di “limitarsi” a respingerli, riaffidandoli a quel mare carico di pericoli mortali e alla carità cristiana che solo l’Italia deve avere nei loro confronti, quasi che fosse l’unico paese europeo con questo preciso incarico “imposto” dalla comunità.
Malta si comporta come un paese estraneo all’Unione Europea che, a sua volta, non riesce a intervenire al riguardo con la stessa forza e caparbietà dimostrata in tanti casi contro Grecia, Italia o Spagna. Evidentemente le faccende economiche hanno maggiore importanza per l’EU di quelle umane; così sanzioni, minacce e ultimatum vanno scagliati solo contro i paesi che non rispettano le regole monetarie … gli stati come Malta, disumani, spietati e incivili vanno invece lasciati liberi di agire indisturbatamente, altro che sanzioni! Magari qualche premio, che dite!
Chissà quanti morti in mare hanno sulle coscienze i politici maltesi, chissà quante vite sono state recise in quel maledetto tratto di Mediterraneo che fronteggia questo microscopico arcipelago. Siamo nel terzo millennio eppure la croce di malta sembra ancora quella del funesto periodo delle “crociate”.
Proprio ieri L’Italia ha accolto 102 migranti scacciati da Malta (anzi sono stati fortunati! I militari maltesi avrebbero anche potuto sparargli sopra, come nei mesi scorsi…. tanto poi nessuno ha mai detto niente!), fra loro un bimbo di 5 mesi e quattro donne incinte.
Ma non basta questo scempio, ora Malta si comporta alla stregua dei pirati indiani; è di questi giorni la notizia del sequestro da parte del solerte governo maltese di due motobarche di pescatori siciliani: “La Madonnina” di Scoglitti e il “Principessa I” della marineria di Licata, rilasciati solo dopo il pagamento di un “riscatto” (perché di questo in effetti si tratta) di 20.000 euro, “l’anonima sequestri” non avrebbe saputo fare di meglio.
I due pescherecci erano in acque internazionali e ci sono tutte le prove negli strumenti di bordo, inoltre i pescatori, oggi rientrati in Sicilia, lamentano di aver subito un trattamento pari a quello adottato per delinquenti incalliti sorpresi a depredare il patrimonio pubblico, con militari sgarbati e arroganti armati fino ai denti, contro un gruppo di pescatori totalmente disarmati.
Per chiudere torniamo un attimo alla simbologia della Croce di Malta: La stella che porta questo nome ha otto punte che rappresentano altrettante virtù cristiane:
- Lealtà
- Pietà
- Franchezza
- Coraggio
- Gloria e onore
- Disprezzo per la morte
- Solidarietà verso i poveri e i malati
- Rispetto per la Chiesa
L’unico punto che si adatta al comportamento dei maltesi è il “Disprezzo per la morte”, solo che si tratta della morte degli “altri”, proprio quella dei poveri e dei malati, verso i quali dovrebbero invece dimostrare il massimo della solidarietà.
19 commenti su “Malta: la croce del Mediterraneo”
Tina W.
(10/08/2013 - 09:34)Buttate fuori pure Italia e Ungheria
admin
(10/08/2013 - 09:38)Sarebbe bellissimo! Questo obbrobrio è stato imposto al popolo italiano, abbiamo tutto da perdere e niente da guadagnare, meglio starne fuori! Ma in questo caso che si tengano Malta, dobbiamo mantenere le distanze.
Giulio L.
(10/08/2013 - 09:41)Alla faccia dei Cavalieri Ospitalieri di Malta!
Luca P.
(10/08/2013 - 09:43)Malta ha il coraggio delle proprie azioni
admin
(10/08/2013 - 09:48)Lo stesso coraggio che hanno i criminali quando impugnano le pistole contro gente debole e indifesa … hai proprio ragione, ci vuole coraggio!
Luca P.
(10/08/2013 - 09:51)Io so che dopo aver verificato le condizione di salute dei migranti a bordo del natante li volevano rispedire verso le coste libiche!!!noi invece ci facciamo carico di tutti! Certo che se dobbiamo raccogliere tutti i disperati per arricchire le varie associazioni umanitarie e invogliare i trafficanti di esseri umani a continuare a proseguire il loro traffico io do ragione a Malta
admin
(10/08/2013 - 09:58)I respingimenti, peraltro operati anche dall’Italia, hanno una loro giustificazione, ma le mitragliate contro la gente inerme sanno tanto di gestapo, non di difesa del territorio. E come giustificare gli interventi pirateschi contro i nostri pescherecci? Qual’è la motivazione se non la richiesta di un riscatto economico (che loro chiamano sanzione)? E gli accordi fra paesi dell’unione? Secondo te questo pseudo-stato ha valenza europea, o sarebbe più adatto per essere annesso alla “Democratica” Repubblica Popolare di Corea (Corea del Nord)?
Luca P.
(10/08/2013 - 10:01)Mica hanno mitragliato!
admin
(10/08/2013 - 10:08)Luca, purtroppo l’hanno fatto, non recentemente ma poco più di un anno fa. Se si fosse trattato di soli respingimenti avremmo commentato in modo diverso. Se dai un’occhiata alle cronache di quel periodo troverai notizie di tragedie nel canale di Sicilia con centinaia di morti annegati; gli interventi armati contro i barconi di migranti da parte di Malta risalgono proprio a quei giorni.
Luca P.
(10/08/2013 - 10:12)A me pare periodo molto più indietro di un anno!!!! Cmq ritengo che l’attuale politica buonista a tutti i costi che favorisce / incoraggia l’avventurarsi in mare di questi profughi migranti o clandestini che siano crea solo sempre piu disperazione e false speranze col rischio di trovarsi. Sempre piu barconi in balia delare e scafisti senza scrupoli ritrovarci con CIE strapieni. E profughi disperati scappati ai controlli liberi di girare per il territorio italiano !!! Io sono contro questa invasione!!!
Sergio Figuccia
(10/08/2013 - 10:18)Su questa tua ultima osservazione concordiamo pienamente. Occorrerebbe intervenire però a livello comunitario, la politica di Ponzio Pilato risale a oltre 2000 anni fa e non è più di moda. L’Europa, invece di lavarsene le mani creando problemi enormi all’Italia e lasciando libera Malta di agire senza regole, dovrebbe studiare una soluzione che eviti il perseverare dello sfruttamento dei migranti da parte degli scafisti e delle associazioni malavitose che ci stanno dietro, ma anche il ripetersi di crimini contro l’umanità da parte di nazioni che non ne possono più di contrastare gli sbarchi continui sulle loro spiagge. Se la mettiamo così Italia e Malta sono vittime di Francia e Germania che le utilizzano per fare da “filtro” al flusso migratorio profittando della loro posizione geografica.
Luca P.
(10/08/2013 - 10:23)Poco ma sicuro!!! Comunque Malta in questo, anche se brutto da dire, ha smesso o cmq ha dato un segnale forte nella volontà di smettere il ruolo da filtro!!! Noi leccapiedi raccogliamo tutto di più!!!
Agostino R.
(10/08/2013 - 10:32)Malta da anni compie atti ostili contro migranti, naufraghi (non tutti, i “diportisti” pieni di euro li fanno ormeggiare eccome!) e flotte pescherecce di paesi stranieri (anche comunitari italia compresa)…..provate a scendere sotto il miglio di distanza da una gabbia per tonni nelle loro zona contigua (e non parlo di acque territoriali, ma di zona contigua…consultate la convenzione di Montego Bay) e non è mai incorsa in nessuna sanzione….invece andate a vedere cosa aveva proposto per sanzionare i nostri respingimenti l’attuale presidente di montecitorio……..ah, provate a far entrare un rumeno al confine ungherese…o provate a far passare un marocchino in Spagna attraverso gibilterra……..
Andrea B.
(10/08/2013 - 10:41)…per esperienza personale: i migranti, non hanno nessun interesse a sbarcare a Malta perché resterebbero bloccati sull’isola….quindi i maltesi, che lo sanno, li riportano in acque internazionali dove ci siamo noi, preventivamente avvisati dai cugini maltesi, ad accoglierli e a consentirgli poi di spostarsi nella comunità europea…semplice e‘ solo una comunione di interessi tra migranti e maltesi
admin
(10/08/2013 - 10:54)Certo, descritto così sembrerebbe quasi che i maltesi intervengano in modo “caritatevole”, per quanto risulti comunque egualmente iniquo il passaggio della “palla” a un’isola ancora più piccola come quella di Lampedusa. Ma non è così. I maltesi non si limitano a respingere e a “consegnare” (come dici tu) agli italiani gli esausti migranti, li mandano letteralmente a quel paese (che è poi l’Italia), li spingono in alto mare, gli sparano addosso e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente loro negano, ma i pescatori siciliani che stanno nelle acque internazionali hanno spesso assistto a questo scempio, ed è probabile che i successivi sequestri siano una forma di ritorsione nei loro confronti. Ribadiamo: se malta ritiene di essere libera di agire come ritiene e svincolata dalle regole comunitarie e UMANE, che esca subito dall’Europa!
Luigi B.
(10/08/2013 - 10:58)Malta e’ un arcipelago la cui seconda isola Gozo e’ grande quanto Lampedusa. Quale futuro avrebbero i poveri immigranti? La comunione europea si che dovrebbe legiferare per distribuire gli immigranti nei vari stati in funzione del PIL.
M.L.S.
(11/08/2013 - 17:23)Malta e’ una piccola isola e non puo’ ospitare tanta immigrazione. L’Europa faccia la sua parte invece di dare lezioni di moralismo. Riprenda la cooperazione perche’ questi immigrati possano restare nei loro paesi.
Giuseppe S.
(11/08/2013 - 17:32)Spero che anche noi usciamo dall’Europa ne verrà solo bene.
Mary C.
(17/08/2013 - 17:39)Aldilà del fatto che loro (Malta) fanno così, poi sta alla comunità europea sancire. Io mi chiedo, perchè nessuno dice nulla??? perchè la comunità europea nn interviene??? Hanno creato tantissime morti con il loro modo di fare. Intanto avrebbero potuto salvarli e poi rimpatriarli o portarli altrove