Si sta estendendo sempre più nel mondo la S.I.D.A.P. (Sindrome da Deficienza Acquisita in Politica), una malattia causata dal virus della “politicaria”, che attacca generalmente tutti coloro che hanno eccessive aspirazioni.
Proprio a causa delle smisurate “aspirazioni”, gli individui “meno preparati” e più fragili, finiscono con l’aspirare dall’aria infettata proprio il tremendo virus che li trasforma in perfetti “deficienti”, totalmente incapaci di esporre concetti di senso compiuto o frasi che siano effettivo frutto di proprio pensiero.
Venendo a mancare, con l’avvento del virus, la capacità di avere propri pensieri autonomi, i poveri malati, infettati dalla “politicaria”, si esprimono solo con “frasi fatte” e luoghi comuni.
La SIDAP si trasmette respirando troppo l’aria del “palazzo”, ma anche tramite rapporti diretti fra portatori sani della malattia e aspiranti parlamentari esagitati; sono più pericolosi in tal senso i rapporti sessuali “occasionali” (nel senso che costituiscono proprio l’occasione per fare carriera). In questo secondo caso i portatori sani del virus si chiamano “tronisti” (perché detengono il “trono”, che è il nucleo centrale della cellula malata), mentre le figure contagiate vengono chiamate “troiane” o “lecchinisti” secondo il sesso di appartenenza.
Questa malattia è un grave problema sanitario in molte parti del mondo, specialmente in europa e la sua diffusione è considerata una pandemia.
L’OISM – Organizzazione Internazionale della Sanità Mentale, ha stabilito che la maggiore diffusione del virus nella penisola italiana è avvenuta nel 2012, quando si sono ammalati molti individui che, in preda a fortissime febbri ed evidenti sintomi di “rimbecillimento acuto”, sono stati visti correre sui “monti” ad aggredire a morsi frotte di pensionandi e di lavoratori; nella circostanza purtroppo è stato registrato un altissimo tasso di “recessione” nel sangue delle vittime e si sono riscontrati moltissimi casi di premorienza dei diritti acquisiti.
La ricerca genetica indica che la “politicaria” si è maggiormente sviluppata nel “napolitano”, un territorio fortemente inquinato dal batterio “demens senilis” che predispone il soggetto infettato alla vulnerabilità al virus della SIDAP.
In questo caso di coazione fra virus e batterio, i primi segni del contagio si presentano con improvvisi raptus che costringono l’appestato a coinvolgere a tutti i costi nella propria follia elementi esterni chiamati scientificamente “senàtores ad vitam”, i quali, una volta ammorbati, tendono a ripetere i comportamenti dell’individuo origine dell’infezione e a ripeterne i sintomi caratterizzanti.