La magistratura italiana nei mesi scorsi ha indagato sulle presunte complicità tra le ong e i trafficanti di uomini.
Oggi invece l’inchiesta della Procura di Catania ha messo a fuoco lo smaltimento illecito dei rifiuti da parte delle navi ong nei porti siciliani. Cliccando qui potete leggere il relativo articolo di Repubblica.it.
E’ stata così sequestrata la celebre nave Aquarius di Medici senza Frontiere Sos Mediterranee che attualmente è ancorata nel porto di Marsiglia dopo il ritiro della bandiera da parte delle autorità panamensi.
“L’umanità” tanto sbandierata dai membri della nave e dai fan delle ong per l’attività di raccolta dei migranti in mare, in quanto presunte vittime di possibili naufragi, parebbe dunque dissolversi nel nulla, anzi sembrerebbe trasformarsi proprio in malevolenza nei confronti della popolazione italiana, nel momento in cui i presidi sanitari (siringhe, garze ecc.) e gli abiti infetti e contaminati venivano smaltiti nei porti siciliani al pari di rifiuti normali, in barba alla salute dei siciliani e alle vigenti normative in materia.
Tutto ciò solo per risparmiare sugli elevati oneri del regolare smaltimento dei rifiuti pericolosi.
Torna dunque a consolidarsi il FORTE DUBBIO che “l’umanità” delle ong sia soltanto un fatto di convenienza e non un effettivo slancio caritatevole nei confronti di tanta povera gente che, oltre a essere sottoposta a immani difficoltà per poter cambiare vita, viene anche vista come oggetto di business da chi specula sulle loro disgrazie.